L’alto comando si
aspetta grandi risultati dai nuovi esperimenti, e il programma richiede che gli
agenti patogeni rimangano efficaci anche dopo un’esplosione.
Nell’impossibilità di testare l’impatto di un vero e proprio missile
veicolatore, che verrebbe subito individuato dai satelliti, qualcosa di analogo,
in scala ridotta, si può simulare. Ed è quello che sta per accadere.
“Fa una certa
impressione pensare che le colture abbiano girato mezzo Paese in treno e in
nave prima di arrivare fin qui”, riflette il biologo.
“I contenitori che le
racchiudono sono ad altissima tenuta. Non c’è nessuna probabilità di fuoriuscita.
L’aereo è inadeguato come mezzo di trasporto, in caso di incidente il rischio
di diffusione sarebbe troppo elevato. Il volo va bene per gli scienziati, le
attrezzature, gli animali. Non per i microrganismi”.
“Quanti membri dell’équipe conoscono il luogo dove
ci troviamo?”.
Il principio della Terra,
romanzo-reportage di
Elena Maffioletti da cui abbiamo tratto il brano sopra riportato, “avvolge il
lettore e lo introduce in un mondo straordinario e conflittuale, ricco di un
passato magnifico, di una storia recente dolorosa e crudele, e di un futuro
incerto. Con una scrittura tonda e accattivante, elegante e precisa, l’autrice
ci ricorda e racconta quello che succede là dove le acque scompaiono e la terra
nuda e arida spinge sempre più avanti il suo principio.”. (dalla prefazione di
Christiana Ruggeri).
L’autrice
presenta il libro insieme a Simona Maggiorelli sabato 8 dicembre, alle 15,30 in sala Giove, nell’ambito di Più libri più liberi che si tiene presso il Roma
Convention Center La Nuvola, viale Asia 40 (zona Eur).