Translate

giovedì 18 dicembre 2014

Intervista a Tanya Cooper di HRW

Massimo Ceresa, esperto di Russia e autore per Infinito edizioni di Dania e la neve e Sopravvivere nella Russia di Stalin e di Putin, ha pubblicato sul suo blog, "L'angolo russo", un'interessante intervista a Tanya Copper della Human Rights Watch sull'aumento delle aggressioni nel paese del Cremlino contro gay e lesbiche dopo l'approvazione della legge che vieta la propaganda dei diritti per gli omosessuali.
Ecco una parte dell'intervista.
“La legge contro la propaganda omosessuale non protegge nessuno, ma dà agli omofobi una comoda ragione per credere che la vita delle persone LGBT contano meno per il governo”, ha detto Tanya Cooper, ricercatrice russa di Human Rights Watch. E proprio da Tanya Cooper – che ringrazio per la cortese disponibilità – voglio ripartire, rivolgendole alcune domande.
M.C.: Dopo l’entrata in vigore della legge federale contro la propaganda omosessuale, il numero di reati contro la comunità LGBTI è aumentato. Perché? È corretto dire che questa legge ha rilasciato tutta l’omofobia presente nella società, promuovendo l’odio, l’incomprensione e l’ignoranza?
T.C.: Gli attivisti LGBT russi e le gran maggioranza delle persone ci hanno riferito un aumento significativo di attacchi e vessazioni aggressive nei confronti delle persone LGBT sia durante il dibattito che dopo l’adozione della legge federale che vieta la “propaganda di rapporti sessuali non tradizionali in presenza di bambini” (“minori” è il termine nella lingua originale). Ma diverse leggi regionali che vietano la “propaganda” delle relazioni LGBT erano state adottate in 11 regioni russe prima dell’adozione a livello federale – influenzando di già il popolo russo nella visione dell’omosessualità..."

martedì 16 dicembre 2014

Ieri la proclamazione dei vincitori della III edizione del Premio Barbara Fabiani

Con grande piacere Infinito edizioni si congratula con i vincitori della III edizione del Premio Barbara Fabiani.
Ieri la proclamazione dei vincitori della III edizione del Premio Barbara Fabiani per la storia sociale.
Per la sezione "parole" hanno vinto Raffaella Greco e Giordana Morandini, aggiudicandosi il premio con un'opera teatrale che sarà messa in scena molto presto. Il libretto di riferimento sarà a cura di Infinito edizioni, casa editrice di riferimento del Premio Barbara Fabiani.
Nel libro apparirà anche la splendida fotografia di Marcello Tellini, vincitore del premio per la sezione "immagini".
Congratulazioni ai vincitori e un sentito grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla III edizione del Premio Barbara Fabiani per la storia sociale.
Con l'anno nuovo aspettiamo la data della premiazione ufficiale della III edizione e il bando della IV che, come sempre, sarà pubblicato su questo sito, su www.infinitoedizioni.it e su tutti i nostri social network.

Grazie a tutti.

mercoledì 10 dicembre 2014

"L'uomo è andato sulla Luna ma mai sul Nanga Parbat"


Mentre l’uomo continua a esplorare con naturalezza i punti più sconosciuti dell’universo e la sonda Rosetta arriva a scattare foto sulla cometa 67P/Churyumov Gerasimenko c’è un luogo sulla terra che non è mai stato raggiunto d’inverno da nessun uomo. Stiamo parlando proprio della vetta del Nanga Parbat (Pakistan), ad 8126 metri. Daniele Nardi vuole provare questa impresa…scalare il Nanga Parbat in inverno, in stile alpino, su una via nuova (versante Diamir , attraverso lo sperone Mummery).
Negli anni passati è stata tentata la scalata invernale per ben 28 volte ma mai nessuno al mondo è riuscito a scalare il colosso Himalayano a dimostrazione della sua difficoltà.
A differenza di altre spedizioni che hanno tentato la scalata del Nanga Parbat in stile classico, cioè con posizionamento di campi e corde fisse per la scalata, l’obiettivo di Nardi è quello di scalare gli 8.126 metri portando con sé, dal basso, tutto il materiale necessario per la scalata, senza posizionare corde fisse, senza ossigeno e senza alcun aiuto esterno. In questo modo, lo scalatore pontino, potrà contare solamente sulla forza delle sue mani e della sua mente
Daniele Nardi lancia la sua sfida al Nanga Parbat domani a Roma, dalla Sala del Carroccio del Campidoglio, alle 11,00. Compagni di viaggio e avventura: Dario Ricci, con cui Nardi ha scritto il libro dal titolo IN VETTA AL MONDO, Daniele Moretti, Caporedattore Sky TG 24, Paolo Masini, Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Eleonora Della Penna, Presidente Provincia di Latina, Fernando Di Fabrizio, Alpinista e Presidente della Coop Cogecstre e Direttore della riserva naturale regionale Lago di PenneFulvio Vicere, Presidente Avis Regione Lazio, Maria Elena Martini, Presidente Associazione Arte e Cultura per i Diritti Umani Onlus.
Non mancate e seguite l'impresa di Daniele sui nostri social!

Daniele, portaci #invettaalmondo. A 8000 metri solo tu e la bandiera dei diritti umani, di cui oggi ricordiamo la giornata mondiale indetta dall'ONU.

martedì 2 dicembre 2014

Donne che vorresti conoscere e I bastardi di Sarajevo su La Fenice Book


La Fenice Book segnala i libri Donne che vorresti conoscere, di Emanuela Zuccalà, e I bastardi di Sarajevo, di Luca Leone. Vi invitiamo ad andare su questo sito, ricco di recensioni e spazi per editori e scrittori. Grazie a La Fenice Book!
Cliccate qui per visionare l'articolo.
Buona lettura! 

mercoledì 26 novembre 2014

Donne che vorresti conoscere su Il momento di scrivere e Leggeremania


Il libro di Emanuela Zuccalà, Donne che vorresti conoscere, ha avuto ben due recensioni ieri, in occasione della giornata del #noallaviolenzasulledonne. Grazie alle redazioni di Il momento di scrivere e Leggeremania!
Di seguito riportiamo per i nostri lettori blogger l'inizio di entrambi gli articoli. Leggeteli integralmente ai link sottostanti.

Buona lettura, ricordando il nostro motto a riguardo: 1 giorno di sdegno, 364 di impegno.

Maria Simeone, Il momento di scrivere. "Donne che vorresti conoscere è uno di quei libri che, quando inizi a leggere, non riesci più a smettere. Le pagine scivolano una dietro l’altra, in un linguaggio fluido e impeccabile, catturando l’interesse del lettore con una narrazione viva e perfettamente costruita, in cui si entra nella vita di donne che, per loro sfortuna, sono le principali protagoniste dei racconti.
Ogni capitolo inizia con una descrizione suggestiva dei luoghi, quasi fosse l’inizio di un bel film, per poi riversare sul lettore, come una doccia gelata, la tragica realtà dei fatti: violenze e ingiustizie talmente drammatiche da sembrare inverosimili, mentre, purtroppo, sono tutte vere..."

Cristina Biolcati, Leggeremania. "Sono donne che resistono al degrado, alla discriminazione e alla violenza, quelle descritte dalla giornalista e scrittrice Emanuela Zuccalà.
Donne che vorresti conoscere (Infinito Edizioni, 2014) è un “romanzo corale” che tocca le corde più intime dell’animo umano, in una società divenuta molto attenta al femminicidio e alle tematiche ad esso connesse. Quello che prende vita, nelle pagine di questo libro, è una sorta di lungo reportage giornalistico, poiché in esso l’autrice raccoglie le esperienze più toccanti e significative della sua carriera di inviata. Troviamo la sintesi di intimi colloqui intrapresi con donne che hanno visto, in ogni parte del mondo, violati i loro diritti. Il rapporto di reciproca fiducia ha permesso alla giornalista di esprimersi a favore di queste donne, descrivendone la personalità, senza doverle relegare a sterili numeri di statistiche..."

venerdì 21 novembre 2014

E-book e Iva al 4% cosa abbiamo conquistato?

Pubblichiamo l'intervista integrale ai direttori di Infinito edizioni, Maria cecilia Castagna e Luca Leone, che da dieci anni fanno questo mestiere e possono spiegarci meglio cosa significa davvero la riduzione dell'Iva sugli e-book dal 22 al 4 per cento.

Segue l'articolo, che potete trovare anche sul nostro sito.

Iva al 4% sugli e-book: cosa abbiamo conquistato

La commissione Bilancio della Camera ha approvato la riduzione dell’Iva sugli e-book dal 22% al 4%. L’emendamento è stato fortemente voluto dal ministro alla Cultura Dario Franceschini: con questo intervento, di fatto, e-book e cartacei saranno sullo stesso livello. La legge di Stabilità per il 2015 approderà in Aula giovedì prossimo, quindi non è ancora detta l’ultima parola, ma se tutto fosse confermato si prospettano nuovi scenari culturali per il prossimo anno…oppure no?
Nessuno meglio di un editore può chiarire la situazione a un lettore. Quindi gioco in casa e, dopo aver letto la rassegna stampa sull’argomento e il popolo della rete inneggiante vittoria, chiedo in concreto cosa significhi questo cambiamento a chi ogni giorno mi insegna questo lavoro.
Quando si parla di tasse, Iva e contabilità, non si può prescindere dalla professionalità ed esperienza di Maria Cecilia Castagna, amministratore della casa editrice Infinito edizioni da dieci anni.
Maria Cecilia, per comprendere appieno cosa sia l’Iva posta su un prodotto come il “libro”, possiamo riassumere i costi di produzione di un editore e come questo si ripercuote sulle tasche dei fruitori?
Il prezzo di un e-book somma una serie di costi che possono essere riassunti così: costo di produzione del file, dall’editing all’impaginazione, alla grafica per arrivare alla generazione dell’e-book. Si deve calcolare il costo dell’Isbn, il codice a barre univoco per ogni libri, che deve essere diverso dalla versione cartacea, anche se l’e-book è assolutamente identico. Si deve aggiungere la percentuale degli store e distributori online, i diritti d’autore, il costo della promozione dell’e-book e l’Iva sul prezzo di vendita.
Perché l’Iva sugli e-book, a tutt’oggi, è al 22%?
Finora gli e-book hanno la tassazione Iva al 22% perché non sono considerati come un libro in quanto tale, bensì sono equiparati a un servizio, e seguono quindi la tassazione relativa a questo tipo di prestazione, come fosse una consulenza a un professionista.
La commissione Bilancio della Camera ha approvato la riduzione dell’Iva sugli e-book dal 22% al 4%. Cosa cambia riguardo la funzione del prodotto e-book?
La notizia è positiva, bisogna valutare attentamente una serie di aspetti. Il primo è che la diminuzione dell’Iva sia mantenuta nel corso dell’esame della legge di Stabilità in Parlamento. Se andrà in porto la misura partirà dal 2015. Ci si potrebbe aspettare una diminuzione del prezzo degli e-book, ma se ragioniamo con i numeri i margini sono molto stretti: un e-book in vendita a 4,99€ con l’Iva al 22% passa a 4,09€ come importo netto, da cui togliere la percentuale degli store online e dei distributori e gli altri costi. Se l’Iva scende al 4%, mantenendo fermo il prezzo di vendita, l’importo netto diventa 4,79€. Rimane l’incognita delle percentuali degli store online e dei distributori che possono aumentare, andando a erodere questa piccolissima fetta di possibile guadagno. Quindi ci potrà essere un diminuzione del prezzo degli e-book, ma solo di pochissimo.
Per concludere, parliamo con chi, ogni anno, produce tra i 30 e i 40 e-book, Luca Leone, direttore editoriale di Infinito edizioni.
Luca, sulla rete sono partite tante campagne di sensibilizzazione di recente. Da #unlibroèunlibro, proposta dall’omonimo account Twitter, al Tw-contest #leggoebbok, creato dal sito culturale Il momento di scrivere e dalla casa editrice che dirigi, Infinito edizioni, che ha messo in palio per il commento più originale  l’epub di Fare e leggere e-book, libro ad hoc di Caterina Giso. Oggi tutti celebrano a una grande conquista. Tu cosa pensi a riguardo? Credi che questo possa essere una vera svolta per l’editoria?

Qualora la misura proposta dovesse diventare norma, la riduzione dell’Iva sugli e-book dal 22 al 4 per cento sarebbe non solo una buona notizia ma, in un Paese assurdo come l’Italia, una clamorosa e rara, per quanto tardiva, dimostrazione di buon senso da parte della nostra classe politica. Non è incredibile che lo stesso identico libro se cartaceo sia considerato libro, se elettronico sia considerato servizio? Quindi, senz’altro una piccola-grande conquista e una piccola dimostrazione di buon senso. Non credo tuttavia si possa parlare di svolta, ma solo di un passetto in avanti. Per poter parlare di svolta servirebbe una vera legge sull’editoria sul modello francese, che superi finalmente l’inutile legge Levi, una vera e propria non legge; servirebbe contrastare la crescente concentrazione di marchi editoriali nelle mani di pochi; servirebbe poter fare un passo indietro negli anni, permettendo agli editori di recuperare un po’ di potere contrattuale, completamente perso a vantaggio di distributori e librerie; servirebbe poter avere – visto che siamo obbligati a farli – degli studi di settore ad hoc per l’editoria e non più un qualcosa di appiccicaticcio che, di fatto, ogni anno pone a rischio la nostra congruità e ci espone a multe e patteggiamenti assurdi, manco fossimo dei delinquenti; e servirebbe molto altro ancora. In ogni caso, vediamo intanto se davvero approveranno la norma – cosa tutt’altro che certa. Poi speriamo che, un po’ alla volta, qualche altro passo in avanti possa essere concretamente fatto. La fiducia, lo ammetto, è poca. Ma a volte è bello potersi stupire in positivo. Cosa decisamente rara, ultimamente, in Italia…

a cura di Elisabetta Falcioni

-Stay tuned-
Infinito edizioni

giovedì 20 novembre 2014

Daniele Nardi- Nanga Parbat, una sfida aperta


A dicembre Daniele Nardi è pronto ancora una volta a una sfida da primato mondiale: il Nanga Parbat in inverno. L'impresa è già stata tentata altre volte, ma mai questi 8000 metri sono stati conquistati con queste ostiche condizioni. Leggiamo un articolo sulla prossima partenza di Daniele Nardi sul sito di Montagna.tv e ricordiamo che se volete vivere le emozioni di questo grande scalatore di Sezze (Latina), Daniele Nardi e Dario Ricci ci portano In vetta al mondo, un libro di avventure vere, talvolta pericolose come da rischio del mestiere, a volte da gustare sotto un pail e con una tisana bollente. 

"La partenza è prevista intorno al 20 dicembre, anche se la data esatta verrà annunciata alla conferenza stampa ufficiale, il 10 dicembre a Roma in Campidoglio. Quello che è già certo è che per il terzo inverno di fila Daniele Nardi sarà al Nanga Parbat a tentare l’impresa ancora mai realizzata: la prima invernale sull’ultimo dei due ottomila finora mai scalati nella stagione fredda (oltre al Nanga rimane solo il K2). L’idea è quella di aprire una via nuova, questa volta con un team più corposo degli anni passati: di questo e di altro ci ha parlato l’alpinista di Sezze in questa intervista.
Daniele torni sullo Sperone Mummery?
“Bella domanda…Si, lo Sperone Mummery è il mio grande sogno sul Nanga Parbat, quindi si ritorna lì. Il gruppo si è un po’ ampliato proprio in questi giorni: oltre ad Elisabeth Revol, ci saranno Tomasz Mackiewicz, che l’anno scorso era sul versante Rupal, e Roberto Delle Monache che è una new entry dall’Abruzzo, che ci assisterà con le riprese, poi si vedrà se avrà voglia di scalare con noi o rimanere al campo base...."

L'intervista continua su Montagna.tv a questo link
Buona lettura
-Stay tuned-
Infinito edizioni

mercoledì 19 novembre 2014

Ottima recensione su Critica Letteraria



Ancora un'ottima recensione firmata Critica Letteraria, nella fattispecie scritta dall'abilissima penna di Mattia Nesto. Ringraziamo tutta la redazione di un sito e account social che svolge un'ottimo lavoro di lettura e recensione.
Vi offriamo di seguito l'incipit dell'articolo.
Buona lettura a tutti!

"Provate a dire alle donne, alle madri, alle sorelle e alle figlie di Srebrenica che la guerra è finita, che i colpevoli sono stati assicurati alla giustizia, che il dolore provato e subito dovrà essere, d’ora in avanti, coniugato al passato. Provate a dire ai ragazzi e ai giovani uomini che nell’afoso luglio del 1995 erano poco più che bambini che gli assassini dei loro genitori, dei loro fratelli e dei loro amici hanno subito regolare processo e d’ora in poi pagheranno per i crimini commessi. Andate a dire agli essere umani che erano a Srebenica dal 1993 al 1995, “il più grande lager del mondo”, che i giorni della vergogna sono terminati per sempre: nessuno di loro vi crederà, vi diranno che le ferite non sono state curate, che i colpevoli non sono stati trovati (volutamente non sono stati trovati) e che il dolore, almeno a Srebenica, la città d’argento, non è mai finito..."

Continua la lettura su questo link

Stay tuned
-Infinito edizioni-

lunedì 17 novembre 2014

Inizia il Tw-contest #leggoebook. In palio un epub gratuito!


Inizia oggi il Tw-contest #leggoebook, proposto da Il momento di scrivere e Infinito edizioni. Tutti i nostri follower sono invitati a scrivere un tweet che contenga l'hashtag #leggoebook, per sostenere l'editoria digitale e spiegando perché vale la pena fare, comprare e leggere gli e-book. Il tweet più originale sarà premiato: il vincitore riceverà gratuitamente l'epub di Fare e leggere e-book, di Caterina Giso, personalizzato con una dedica firmata dall'autrice.
Partecipate numerosi! Il cotnest è aperto da oggi fino alla mezzanotte di domenica 23 novembre. 
Aspettiamo i vostri tweet! Per leggere il regolamento cliccate qui.

venerdì 14 novembre 2014

I BASTARDI DI SARAJEVO SU @LEGGEREMANIA



Il sito culturale di Leggeremania ha pubblicato la splendida recensione de I bastardi di Sarajevo, di Luca Leone. Ringraziamo Cristina Biolcati e tutta la redazione di questo bellissimo account!
A seguire l'inizio dell'articolo.


"Se desiderate leggere un romanzo “diverso”, sia dal punto di vista stilistico che del contenuto, dove ogni cosa viene detta esplicitamente e non si fanno sconti, vi consiglio I bastardi di Sarajevo di Luca Leone, pubblicato da Infinito Edizioni, nella Collana Orienti, nell’ottobre 2014.
Tutto è basato sul dialogo, un “botta e risposta” evocativo, intriso di riflessioni e sfoghi intimi, che non fanno rimpiangere le descrizioni. Al contrario, non se ne sente affatto la mancanza. I brevi e numerosi capitoli diventano scorrevoli e di facile comprensione, nonostante si tratti di un tema di per sé “ostico”. Sì, perché questo libro ci fa capire che, in realtà, Sarajevo è ancora sotto assedio. Riportando spesso parallelismi col governo italiano, Leone parla della corruzione dei politici e della voglia di rivoluzione dei più giovani. La società di Sarajevo è divisa in carnefici, crudeli e spregiudicati disposti a tutto pur di ottenere i loro scopi, alla stessa stregua di quando si era in guerra, e le vittime, soprattutto le donne, costrette come allora a tacere la loro sofferenza. Nonostante il conflitto bellico in città sia terminato, e da anni non ci siano più i cecchini sui tetti pronti a colpire, l’operato dei “bastardi” non si è ancora concluso ed essi continuano ad agire nell’ombra...."
Continua la lettura cliccando su questo link.
Buona lettura e buon weekend
Stay tuned
-Infinito edizioni-

giovedì 13 novembre 2014

Infinito edizioni a Bookcity Milano

Infinito edizioni va a Bookcity Milano! 
Vi segnaliamo gli incontri di oggi con i nostri autori nell'ambito di Bookcity Milano sezione scuole.
Daniele Dell'Agnola, autore del libro BACIARE NON E' COME APRIRE UNA SCATOLETTA DI TONNO, domani incontra i ragazzi della 3°E dell'Ipseoa Vespucci e con loro svolgerà il progetto dal titolo Un bacio contro i pregiudizi.
La storia recente è la protagonista di  NOLA, CRONACA DALL'ECCIDIOL'autore incontra gli studenti del liceo A. Volta, via Benedetto Marcello 7, alle 18,00.
Seguiteci su twitter all'account @infinitoed e con l'hashtag #BCM14

mercoledì 12 novembre 2014


I LABIRINTI DEL MALE SU @CRITICALETTERARIA



Il libro I labirinti del male di Luciano GaroFnao e Rossella Diaz è stato recensito sull'importante sito @CriticaLetteraria. Il commento è dettagliatissimo e ricco di spunti su cui riflettere. Ringraziameo enormemente Cristina Coronelli per aver scelto la lettura del nostro libro. 
Qui di seguito una parte della recensione, che potrete leggere integralmente cliccando su questo link


"La società occidentale del nostro tempo è connotata da un inquietante crescendo di violenza, che si declina attraverso una gamma oltremodo composita di sfumature dove subdolo e palese s'intrecciano e a tratti si confondono, finendo spesso per accecare le coscienze già indebolite da una carenza di valori solidi e coerenti che esortino a chiamarsi fuori dallo svilimento della vita (non solo umana) in nome di una presunta sopravvivenza di stampo esclusivamente materialistico, dove tutto è concesso senza un rigurgito etico di qualsivoglia natura.
L'asservimento della coscienza umana ai labirinti del male ha innescato un meccanismo perverso, complice forse anche la manipolazione occulta (o storpiatura che dir si voglia, ma questa è solo una considerazione a margine di chi scrive, che esula dai contenuti del libro) di alcune teorie religioso-spirituali della tradizione orientale, così come della tradizione giudaico-cristiana, che esortano a non giudicare. Tale meccanismo ha progressivamente scardinato la capacità di discernere fra l'esercizio del senso critico l'assenza di giudizio. Una coscienza debole (o indebolita) e confusa privilegerà necessariamente il sentiero più comodo che, nella fattispecie, si delinea in un'assenza di giudizio figlia dell'ignavia, dell'indifferenza e soprattutto di una presunta tolleranza e apertura mentale verso ciò che asseconda le istanze più sordide, viziose e basse delle proprie pulsioni egoiche. Poiché si tratta di uno schema comportamentale spesso attuato in modo inconsapevole, è molto difficile arginarlo e limitarne le conseguenze drammatiche, di cui siamo inermi spettatori nei numerosi comparti del vissuto umano...."

Continua sul sito di CriticaLetteraria

Stay tuned
-Infinito edizioni-

sabato 8 novembre 2014

TANTI AUGURI DAGLI AUTORI DI INFINITO EDIZIONI! #AuguriInfinitoed

Ecco gli auguri dei nostri autori! Ricordatevi di seguirci alle 18 su Twitter per un evento bellissimo. Festeggeremo i nostri primi 10 anni e saremo ospiti di @CasaLettori!

Dieci anni non sono pochi… Mi piace pensare alla casa editrice come a una bambina preadolescente che si prepara alla giovinezza, con incanto e amore per le vite altrui. Auguri! Laura Badaracchi
Auguri Infiniti per i tuoi 10 anni al sevizio della cultura e dell'informazione anche sui temi quasi dimenticati come il Genocidio dei Tutsi in Rwanda, Isabukuru nziza! (Buon anniversario in Kinyarwanda) Françoise Kankindi
A chi sa amare e respirare la cultura, a chi coglie nelle pagine il sapore, l'odore della conoscenza, a chi insomma dell'INFINITO appaga i sensi... A voi! Auguri! Gaia Gentile
Infinito non è un tempo, è un modo, un modo di vivere Andrea Satta
A una casa editrice attenta, professionale, sensibile, un sincero augurio per altri 10 anni di successi! Marco Cortesi
I sogni vanno coltivati col giusto intento. Il vostro grande sogno di editori mi ha permesso di realizzare il mio!! Grazie di vero cuore Luca e Maria Cecilia!! Auguri!!! Gioacchino Allasia 
Le migliori felicitazioni e apprezzamento per  l'impegno con cui portate avanti la vostra missione di diffondere informazioni che aiutino i lettori a sviluppare le proprie potenzialità
e a vivere in modo consapevole. Realizzando la Vostra missione aiutate tante altre persone a scoprire la propria e a vedere le cose in modo positivo.
Tanti auguri di meritato successo Vittorio Calogero
Io quello Infinito di libri a
questi anni di letture vo comparando:
e sono dieci ma mi sovvien l'eterno.
Lucilio Santoni
Infiniti auguri agli amici di Infinito che con infiniti amore e pazienza da 10 anni contribuiscono alla crescita delle nostre menti e dei nostri cuori attraverso una costante e puntuale informazione intorno alle cose d'Italia e del mondo. Auguri! Massimo Ceresa
Dieci anni e già così tante parole scritte e fatte leggere, su temi così da grandi, così importanti (e così immeritoriamente taciuti, accantonati, ignorati da molti altri)? Dieci anni e hai già riempito interi scaffali di librerie, compresa la mia?
Beh, buon compleanno davvero. Idealmente, in tutte le lingue di quei luoghi dove hai condotto la mente e i cuori di tante lettrici e tanti lettori Riccardo Noury
Buon compleanno Infinito. 
Infiniti auguri a te. 
Infiniti passaggi indietro con lo sguardo, il passo, le intenzioni e il cuore rivolti sempre in avanti. Verso nuove mete Francesca Boccaletto
Quante parole ci stanno in dieci anni di vita? Nei due lustri di Infinito Edizioni ce ne abbiamo fatte stare pagine su pagine. Nel caso di specie, però, dietro le parole ci stanno pure dei fatti concreti. Ci stanno i sogni ma anche l’impegno. Ci stanno una certa visione del futuro ma anche la concretezza del cambiamento giorno dopo giorno. Ci stanno quelle cose che fanno grande una realtà e insieme il candore di chi in fondo rimane – ingenuamente e intelligentemente - bambino. Cari amici e colleghi, vi auguro cento di questi decenni. Grazie per questo pezzetto di strada insieme! Silvia Fabbi
Anche se l'editoria è in crisi in tutto il mondo, non lo sono i libri, grazie a editori/eroi come Infinito. Grazie a loro la letteratura non diventerà sanscrito, una lingua obsoleta degli eletti! E per questo bisogna aiutarli e celebrarli. Auguri, Infinito, i primi 10 anni sono i più difficili, chi sopravvive poi diventa storia! Jasmina Tesanovic
Vi auguro di rimanere curiosi, di continuare a lasciarvi sorprendere e meravigliare. Dalla bellezza del mondo, dalle piccole cose, dall'infinito che vi ha dato il nome Gabriele Del Grande
Escribir es tender la mano al infinito. En Infinito edizioni se juntan la mano que sueña y las manos que siembran la palabra. Diez años se cumplen ya del primer encuentro. Mi enhorabuena por ello. Y mi deseo de que infinitos sigan creciendo los años, los sueños  la palabra que germina Sabas Martín
Forse i buoni libri possono contribuire a cambiare il mondo, i libri coraggiosi sicuramente lo fanno. Auguro a Infinito Edizioni di arrivare a cent’anni mantenendo il coraggio della sua linea editoriale Daniele Zanon  
Infinito, ciò che non riusciamo a spiegarci, ciò che ci conquista perché sappiamo che non lo capiremo mai fino in fondo, perché ci sarà sempre un’ombra di mistero che ci inviterà a cercare ancora, a varcare una soglia di più con la certezza di non trovare risposte ma solo altre affascinanti domande. Infinito... come la letteratura.
Tanti auguri! Alan Zamboni
Son finito, pensai
quando a Infinito arrivai,
invece finito
era solo un giorno
perché se infinita è
la letteratura, la saggistica,
Infinito tutta vuol comprenderla, scriverla, rilanciarla.
Insomma, se il finito infinito non è,/Infinito finito non vuol esser
Francesco De Filippo
10 anni sembrano pochi ma a questo numero sono particolarmente legato perché è il numero della fantasia e del talento... il numero dei Grandi. E allora buon 10 a tutti voi e noi che sia un anno di grandi vittorie John Doe
Dieci candeline sulla torta: Auguri Infinito! Un traguardo importante, fatto di gioie e soddisfazioni! Una casa editrice composta da professionisti seri, ed ormai, amici sinceri...con l'augurio di festeggiare ancora altri 100 compleanni! Un abbraccio a voi, Rossella Diaz
Infiniti auguri alla casa editrice Infinito, che continui così per molti altri decenni Giovanni Verga
Mi avete accompagnato con attenzione e professionalità in questi due anni favolosi. Auguri di cuore a tutti voi Domiziano Lisignoli
Non dobbiamo soltanto scrivere o soltanto leggere: la prima attività, quella dello scrivere, offuscherà ed esaurirà le forze, l’altra le infiacchirà e le disperderà. Bisogna passare alternativamente dall’una all’altra e combinarle in giusta misura, in modo che la penna riduca a un insieme organico quello che si è raccolto attraverso la lettura Tullio Bugari
Tanti auguri, Infinito edizioni, e grazie a Luca e Maria Cecilia Castagna per aver portato Daniele Nardi e me "In vetta al mondo"!! Dario Ricci

Dal sito di Infinito edizioni www.infinitoedizioni.it
Stay tuned
-Infinito edizioni-

venerdì 7 novembre 2014

TANTE INIZIATIVE PER FESTEGGIARE IL NOSTRO COMPLEANNO: LUCA LEONE ALLA RASSEGNA DELLA MICROEDITORIA DI CHIARI, OMAGGI, EVENTO TWITTER E SHOP ON LINE



L’8 novembre 2014 la casa editrice Infinito edizioni compie dieci anni di attività. Abbiamo visto nascere 198 titoli e lavorato con più di 176 autori. Abbiamo approfondito tematiche sociali dure, come la violenza e la negazione dei diritti umani, denunciato soprusi e corruzione, cavalcato la Storia, italiana e del mondo, appassionandoci a figure rivoluzionarie e prendendo da loro ispirazione. Nessuno aveva parlato come abbiamo fatto noi dei migranti, o raccontato la situazione di una terra separata da noi solo da una sottilissima lingua di mare, i Balcani, avendo a cuore questo paese come fosse la nostra seconda casa. Ci siamo messi in gioco lanciando nuove sfide, nuove collane e nuovi temi legati al rispetto degli animali e della natura, promuovendo una vita sana e in armonia con l’ambiente. Inoltre, abbiamo appassionato grandi e piccini con romanzi avvincenti e libri illustrati di favole per bambini. Alla fine, dieci anni sono volati senza avere il tempo fisico di renderci conto del grandissimo cammino percorso fino a qui.
Il giorno del nostro compleanno vogliamo festeggiare con tutti i nostri lettori e lo faremo su due fronti, perché i veri editori sono multitasking e soprattutto non si fermano mai. Sabato 8 e domenica 9 novembre alla Rassegna della Microeditoria di Chiari troverete il nostro direttore editoriale nonché scrittore Luca Leone, che a ogni acquisto al nostro stand vi regalerà uno dei nostri libri. Nello stesso momento sul web avrà luogo un grande evento twitter coordinato dall’amministratore Maria Cecilia Castagna e dalla responsabile dei social media Elisabetta Falcioni. A partire dalle 15,00 di sabato twitteremo gli auguri dei nostri autori e dalle 18,00 partirà una “tweet-presentazione” di Infinito edizioni, ospiti del noto e popolarissimo account culturale @CasaLettori. Tante curiosità su come siamo nati e su come lavoriamo. Vi spiegheremo chi siamo, lasciando la parola a ciò che, meglio di noi, può appassionare i lettori: i nostri libri. Inoltre per i nostri amici dello shopping online tanti regali: per chi acquista un nostro libro sconti, gadget e libri in omaggio firmati Infinito edizioni.
Vi raccontiamo con i nostri libri il mondo in cui viviamo. Vi diciamo quello che gli altri non dicono. Questo è il motto della nostra casa editrice. Ci auguriamo di poterlo onorare a lungo e di festeggiare cento di questi giorni.

-Stay tuned-
Infinito edizioni

venerdì 31 ottobre 2014

WORLD VEGAN DAY E 50% SULLA NOSTRA COLLANA BENESSERE


Il 1° novembre è il World Vegan Day. Per l'occasione la Casa editrice Infinito edizioni lancia uno sconto straordinario!
Tutti i libri della collana benessere saranno scontati eccezionalmente del 50%!
Non fatevi scappare questa occasione per approfondire tematiche come una giusta alimentazione, la cucina vegan, come allungare la propria vita con rimedi naturali ed esercizio fisico.
Ecco qui alcuni dei libri in super offerta. Scoprite gli altri a questo link.









giovedì 30 ottobre 2014

I BASTARDI DI SARAJEVO SU IL MOMENTO DI SCRIVERE. RECENSIONE, INTERVISTA E UN ESTRATTO IN SUPER ESCLUSIVA




Il nuovo libro di Luca Leone, I bastardi di Sarajevo, è stato recensito sul sito Il momento di scrivere.
A questo link troverete una recensione affinatissima e approfondita che denota la lettura appassionata del redattore Salvatore Albano, che ringraziamo enormemente per disponibilità e professionalità.
La recensione è seguita da un'intervista per conoscere meglio Luca Leone e ciò che si era prefigurato con la pubblicazione del suo libro. Si parla tanto della Bosnia, quindi, e di come sia nato questo intenso e forte amore per un Paese di cui tanti non conoscono la storia, nonostante sia separato dall'Italia da un'effimera lingua di mare.
Grazie allo spazio dedicato a Infinito edizioni, tramite il sito Il momento di scrivere è possibile scaricare un estratto del libro in super esclusiva.
Speriamo che piaccia e che incuriosisca tanti lettori e li invogli ad entrare in questa Bosnia gotica e in balìa della corruzione, descritta così bene dalla sagace penna di Luca Leone, tra cruda realtà e black humour.

"I bastardi di Sarajevo è un libro che chiunque legge si porta dentro, non come un pesante fardello, ma come un monito, un altolà che mette in guardia da quella crudeltà che solo l’essere umano può mettere in atto". (Salvatore Albano, Il momento di scrivere)

-Stay tuned-
Infinito edizioni 

venerdì 24 ottobre 2014

Intervista a Luca Leone su I bastardi di Sarajevo 
by @Piacerescrivere


Alla vigilia della prima presentazione del nuovo libro di Luca Leone I bastardi di Sarajevo è stata pubblicata un'intervista fantastica, firmata ancora una volta da Il paicere di scrivere, ditetro cui si cela la saggia penna di Annarita Faggioni.
Ringraziamo per le domande assolutamente originali, toste e ricche di spunti, ai quali il nostro Luca Leone non ha saputo resistere, rispondendo con gusto e molto piacere...di scrivere appunto!
Per chi volesse leggere l'intervista potrà cliccare su questo link.
Buona lettura e buon fine settimana a tutti!

 Se domani siete a Milano o nelle vicinanze venite a trovarci alla Libreria Paoline di via Francesco Albani,21 alle 18,30! Incontrerete l'autore, che dopo la presentazione del libro sarà disponibile per dediche e autografi.

Vi aspettiamo!

-Stay tuned-
Infinito edizioni

martedì 21 ottobre 2014

I BASTARDI DI SARAJEVO SU
 IL MOMENTO DI SCRIVERE

Il momento di scrivere ha pubblicato un articolo su I bastardi di Sarajevo di Luca Leone tra le letture consigliate della settimana.

Ringraziamo la redazione de Il momento di scrivere, in particolare alla grande disponibilità e professionalità di Giuseppe Monea


Ricordiamo che Luca Leone presenterà per la prima volta il suo libro sabato 25 ottobre a Milano presso la Libreria Paoline in via Francesco Albani, 21. 

Non mancate!

-Stay tuned-
Infinito edizioni

venerdì 10 ottobre 2014

10 ottobre: giornata mondiale contro la pena di morte e di sensibilizzazione 
sulla salute mentale

Oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte e per la sensibilizzazione sulla salute mentale. Il nostro sito dedica un banner speciale per questa giornata ricordando due opere che parlano proprio di qeuste due tematiche: L'esecutore di Marco Cortesi e Mala dies di Angelo Lallo.




L'esecutore è un cofanetto composta da libro più dvd. L'autore parla della pena di morte vista da occhi diversi dal solito, ovvero quelli del boia. Il contesto è quello della Francia, paese in cui, anche se si stenta a crederlo, l'abolizione della pena di morte è avvenuta soltanto il 9 ottobre del 1981.

Mala dies, di Angelo Lallo, purtroppo scomparso prematuramente senza poter vedere il suo lavoro pubblicato, è un libro scritto da una penna sensibilissima, che approfondisce in diversi momento della storia cosa si intende quando si parla di ospedali pediatrici giudiziari, o meglio dell'inferno di opg e istituzioni totali.

Buona lettura #pernondimenticare.

Infinito edizioni

martedì 30 settembre 2014

@PIACERESCRIVERE intervista Maria Cecilia Castagna, direttrice amministrativa 
di Infinito edizioni

Negli ultimi giorni stanno crescendo le nostre collaborazioni con nuovi eventi web live. Questa mattina l'account twitter @PiacereScrivere, collegato al sito Il piacere di scrivere, ha pubblicato una bellissima e interessante intervista a Maria Cecilia Castagna, cuore amministrativo e non solo della casa editrice.
Si parla di tutto ciò che facciamo con il nostro piano editoriale specializzato in tematiche sociali e diritti umani e raccontiamo come è nato questo progetto, le difficoltà per portarlo alla luce e per continuare a fare questo lavoro in un mondo in cui l'editoria è ogni giorno sempre più in crisi.

Buona lettura e grazie a tutti quelli che ci seguono e ogni giorno ci danno la forza per andare avanti.

-Stay tuned-
Infinito edizioni

lunedì 29 settembre 2014



Cambogia, che cosa ci ha insegnato l’incontro di sabato 27 a Formigine con Marco Scarpati?


Sabato 27 settembre, grazie alla squisita ospitalità dei Magazzini San Pietro di Formigine, si è svolto un bell’incontro sulla Cambogia con Marco Scarpati, avvocato, presidente di Ecpat Italia e da decenni notissimo attivista per i diritti umani; Luigi Ottani, eccellente fotografo e padrone di casa; Pier Luigi Senatore, bravissimo giornalista e voce storica di “Radio Bruno”. A loro si è poi aggiunto Giorgio Amadessi, storico patron di RockNoWar e compagno di “scorribande” nel nome dei diritti umani del trio Scarpati-Senatore-Ottani.
L’incontro è stato molto piacevole e sono stati naturalmente toccati temi importanti e “tosti”. Da quest’incontro abbiamo imparato che:
   1) È ancora pieno di italiani che vanno a fare sesso a pagamento con le bambine e i bambini in Cambogia, il che vuol dire che siamo ancora lontani dall’avere una qualche minima certezza che questi autentici mostri finiscano in galera;
   2) La Cambogia è un Paese diviso in quattro fasce di popolazione – troppo ricchi, nuovi ricchi, poveri e poverissimi – ed è proprio quest’ultimo il “serbatoio umano” da cui escono le vittime che finiscono nei bordelli frequentati da occidentali, arabi, giapponesi e tanta umanità varia unita dall’intento comune di fare le peggiori porcherie ai danni dei più deboli, a partire proprio dai bambini;
   3) Che i poverissimi possono essere salvati e riscattati da una condizione terribile, come dimostra il lavoro di Ecpat, a patto che vi siano persone di buona volontà disposte a spendersi e a rischiare in prima persona per raggiungere questo nobile scopo e che vi sia un sistema di leggi tale da far pagare chi commette abusi – tanto come tenutario che come cliente – ai danni dei più deboli;
   4) Che la provincia italiana, nello specifico Formigine, ma in generale tutta la provincia, non è affatto necessariamente condannata a concentrarsi solo su sagre paesane a base di salsicciotti e processioni ma che invece ha un nucleo solido, a volte più solido delle grandi città, attento a tematiche più difficili ma proprio per questo più importanti, molto più importanti.
Per tutte queste ragioni l’incontro di sabato ai Magazzini San Pietro è stato molto rilevante e sempre per questo il nostro impegno continuerà ad andare sempre e comunque in quella direzione, perché non è affatto vero che gli italiani non vogliono affrontare temi seri e perfino duri, è invece vero che si fa loro – a tutti noi – un grande torto se non li mettiamo – se non ci mettiamo – in condizione di conoscere, affrontare e confrontarsi con questi temi.

Avanti così, dunque.

venerdì 26 settembre 2014

INFINITO EDIZIONI PER #HeForShe

Mentre vi annunciamo la nascita dell'account twitter del Premio Barbara Fabiani per la storia sociale, in ricordo di una donna e di una studiosa, prematuramente scomparsa, che si è battuta strenuamente per i diritti delle donne e la parità di genere, abbracciamo caldamente la campagna #HeForShe, promossa recentemente alle Nazioni Unite dall'attrice Emma Watson, la nota Hermione Granger della saga di Harry Potter.
Riportiamo di seguito il suo stupendo discorso sulla battaglia per l'ottenimento delle pari opportunità tra uomini e donne. 
Buona lettura e buona riflessione a tutti!
"Vostre eccellenze, Segretario generale dell’ONU, presidente dell’Assemblea Generale, direttore esecutivo di ONU Donne, distinti ospiti.
Oggi lanciamo una campagna chiamata #HeForShe. Mi sto rivolgendo a voi perché abbiamo bisogno del vostro aiuto. Vogliamo porre fine alla disparità di genere e, per farlo, abbiamo bisogno del coinvolgimento di tutti.
Questa è la prima campagna nel suo genere all’ONU, vogliamo spronare tanti più uomini e ragazzi possibili ad essere dei sostenitori del cambiamento e non vogliamo solo parlarne. Vogliamo assicurarci che sia tangibile.
Sono stata eletta ambasciatrice di buona volontà dell’ONU Donne sei mesi fa, e più ho parlato di femminismo e più mi sono resa conto che troppo spesso combattere per i diritti delle donne diventa sinonimo di odiare gli uomini. Se c’è una cosa che so con certezza è che questo deve finire.
Per la cronaca, il femminismo per definizione è la convinzione che uomini e donne debbano avere pari diritti, pari opportunità. È la teoria dell’uguaglianza politica, economica e sociale dei sessi. Emma watsonHo cominciato a mettere in dubbio le supposizioni basate sul genere tanto tempo fa.
Quando avevo 8 anni ero confusa dal fatto che mi definissero dispotica perché volevo dirigere le recite che allestivamo per i nostri genitori; ma ai maschi non succedeva. Quando a 14 anni, ho cominciato ad essere sessualizzata da certi elementi dei media.
Quando a 15 anni, le mie amiche hanno cominciato ad abbandonare le squadre degli sport che amavano perché non volevano apparire muscolose.
Quando a 18 anni, i miei amici [maschi] non erano capaci di esprimere i loro sentimenti… ho deciso che ero femminista e la cosa mi sembrava tutt’altro che complicata. Ma le mie ricerche più recenti mi hanno dimostrato che “femminismo” è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe.
A quanto pare, [io] sono tra le schiere di donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive, isolanti e anti-uomini, persino non attraenti. Perché è diventata una parola tanto scomoda?
Provengo dalla Gran Bretagna e penso che sia giusto che io sia pagata tanto quanto le mie controparti maschili; penso che sia giusto che io sia in grado di prendere delle decisioni che riguardano il mio corpo; penso che sia giusto che le donne vengano coinvolte in mia vece [nella politica] in quelle decisioni che influenzeranno la mia vita; penso che sia giusto che socialmente mi sia garantito lo stesso rispetto che è garantito agli uomini.
Ma sfortunatamente, posso dire che non c’è neanche una nazione al mondo in cui le donne possono aspettarsi di ricevere questi diritti. Nessuna nazione al mondo può dire di aver raggiunto la parità dei sessi. Considero questi diritti dei diritti umani. Ma io sono una delle [donne] fortunate.
La mia vita è un vero e proprio privilegio perché i miei genitori non mi hanno voluto meno bene perché sono nata femmina; la mia scuola non mi ha limitata perché ero una ragazza; i miei mentori non hanno presupposto che sarei andata meno avanti [nella vita] perché un giorno avrei potuto avere un figlio.
Queste influenze, sono stati gli ambasciatori per la parità dei sessi che mi hanno resa chi sono oggi. Potrebbero non esserne consapevoli, ma sono quei femministi involontari che stanno cambiando il mondo oggi. Ne abbiamo bisogno in numero maggiore.
E se ancora odiate la parola: non è la parola che è importante, ma l’idea e l’ambizione che ci sta dietro. Perché non tutte le donne hanno ricevuto i miei stessi diritti. Infatti, statisticamente, sono molto poche ad averli ricevuti.
Nel 1997, Hilary Clinton fece un famoso discorso a Pechino sui diritti delle donne. Tristemente, molte delle cose che voleva cambiare allora, sono ancora vere oggi. Ma quello che mi ha colpito di più, è che meno del 30% del pubblico era composto da uomini.
Come possiamo influire sul cambiamento nel mondo quando solo la metà di esso è invitato o si sente benvenuto a partecipare alla conversazione? Uomini. Vorrei cogliere quest’occasione per estendervi un invito formale. La parità di genere è anche un problema vostro.
Perché fino a questo momento, ho visto il ruolo di mio padre considerato meno importante dalla società, nonostante da piccola avessi bisogno della sua presenza tanto quanto quella di mia madre. Ho visto giovani uomini affetti da malattie mentali, incapaci di chiedere aiuto per paura di apparire meno virili, o meno uomini.
Infatti, nel Regno Unito il suicidio è la prima causa di morte degli uomini tra i 20 e i 49 anni, eclissando incidenti stradali, cancro e malattie cardiache. Ho visto uomini resi fragili ed insicuri dalla percezione distorta di cosa sia il successo maschile. Neanche gli uomini beneficiano dei diritti della parità di genere.
Non parliamo molto spesso di come gli uomini siano imprigionati dagli stereotipi di genere, ma riesco a vedere che lo sono. E quando ne saranno liberati, come conseguenza naturale le cose cambieranno anche per le donne. Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno in dovere di essere sottomesse. Se gli uomini non devono controllare, le donne non dovranno essere controllate.
Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere sensibili. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere forti. E’ tempo di concepire il genere su uno spettro, e non come due serie di valori opposti. Se smettiamo di definirci l’un l’altro in base a cosa non siamo, e cominciamo a definire noi stessi in base a chi siamo, possiamo essere tutti più liberi. Ed è di questo che si occupa He For She.
Di libertà. Voglio che gli uomini prendano su di sé questo impegno, così che le loro sorelle, madri e figlie possano essere libere dai pregiudizi, ma anche perché anche i loro figli possano avere il permesso di essere vulnerabili e umani. Rivendichiamo quelle parti di loro che hanno abbandonato e così facendo permettere loro di essere una versione più vera e più completa di loro stessi.
Magari starete pensando: chi è questa tipa di Harry Potter? E che diavolo ci sta facendo a parlare all’ONU? E’ una buona domanda. Mi sono chiesta la stessa cosa. Tutto quello che so è che mi importa di questo problema e che voglio far sì che le cose migliori.
Avendo visto quello che ho visto e avendone l’opportunità, credo che dire qualcosa sia una mia responsabilità. Lo statista Edmund Burke ha detto che per far sì che il male trionfi, tutto ciò che serve è che bravi uomini e brave donne non facciamo niente.
Nella mia agitazione per questo discorso, e nei miei momenti di insicurezza, mi sono detta con fermezza: se non io, chi? Se non ora, quando? Se avete dei dubbi simili, quando vi si presentano delle opportunità, spero che queste parole vi siano d’aiuto. Perché la realtà è che se non facciamo niente, ci vorranno 75 anni, o che io compia quasi 100 anni, prima che le donne possano aspettarsi di essere pagate tanto quanto gli uomini per lo stesso lavoro. 15 milioni e mezzo di ragazze si sposeranno nei prossimi sedici anni e lo faranno da bambine.
E con questi ritmi, non sarà prima del 2086, che tutte le ragazze della campagna africana potranno ricevere un’educazione di livello secondario. Se credete nella parità, potreste essere uno di quei femministi involontari di cui ho parlato prima e per questo, mi complimento con voi. Stiamo facendo fatica a trovare una parola che ci unisca, ma la buona notizia è che abbiamo un movimento che ci unisce. Si chiama He For She.

Vi invito a farvi avanti, a farvi vedere e a chiedervi: se non io, chi? Se non ora, quando? Vi ringraziamo tantissimo."  (dal sito Green Pink. Il discorso è stato pronunciato dall'attrice Emma Watson il 21 settembre a New York, alle Nazioni Unite).