“Quando un uomo sospetta d’essere tradito cambia in peggio. I suoi
comportamenti, i silenzi, le domande, vanno tutti in quella direzione: cerca di
capire, mette insieme tante cose – uno sguardo, un ritardo – le fa combaciare
come le tessere di un puzzle e alla fine è certo che i suoi sospetti siano
fondati. Da quel momento è più violento e aggressivo: è lui a sentirsi ferito,
è lui che fa una vita d’inferno per colpa della donna che diventa causa di quel
tormento, della sua infelicità, e per questo lei deve pagare. E lo fa con una
nuova violenza, non solo verbale, e con nuove umiliazioni, come se attraverso
offese e brutalità l’uomo ristabilisca la sua dignità.
Impossibile continuare, ma non sapevo come
fermare quell’uomo. Avevo sempre meno energie ed era sempre più difficile
proteggere Rādhā da suo padre. Fino al giorno in cui crollai.”