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giovedì 30 aprile 2015

Un libro verità su come banche e finanza influiscono sulla nostra vita


di Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani
prefazione di Rosario Trefiletti

Un libro che accomuna e unisce il cittadino e l’esperto di economia e finanza

Tutti i giorni chi ci governa ci ripete che siamo usciti dalla crisi e che la nostra economia è in ripresa. Una bugia. Ci raccontano che le bolle speculative non esistono più e che gli anni neri dal 2008 in poi sono finiti. Una menzogna.
Ognuno di noi ha un conto in banca e si affida ai loro consulenti per investire i pochi risparmi messi da parte. Pensando ai figli o a una pensione irraggiungibile. Ci facciamo consigliare, ci stupiamo della validità di un investimento più che fruttuoso per noi. Firmiamo e andiamo a casa contenti. Senza sapere che, forse, abbiamo “autografato” un contratto diverso da quello che ci hanno proposto con tanto vigore e convincimento. Senza sapere che stiamo arricchendo la banca e che noi, invece, stiamo perdendo tutto.
Così banche e finanza ci rovinano la vitadi Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani, tre consulenti finanziari senza conflitti di interessi, è un libro che ci racconta una grande verità – come il banco non perde mai – in modo semplice e diretto.
Questo libro nasce dall’esperienza diretta, maturata in lunghi anni di carriera e di posizioni di responsabilità nel mondo delle banche, e dal desiderio di onestà e giustizia nei confronti dei clienti e dei risparmiatori che ogni giorno si rivolgono con fiducia al proprio consulente.
Questo libro spiega come e perché finanza e banche ci rovinano la vita da sempre, quali sono le misure e le cautele da adottare per mettere al sicuro i propri risparmi e il proprio futuro e perché molto presto scoppierà una nuova bolla speculativa che tornerà a mettere in una condizione precaria la nostra esistenza, mentre la politica continua a sostenere che, invece, siamo vicini all’uscita dalla crisi. Sapendo di mentire.
 “Nascosta dietro alla complessità e all’illeggibilità dei contratti si è spesso celata l’intenzione di pilotare gli investimenti dei cittadini verso prodotti poco chiari, dalla dubbia sicurezza e solidità. Prodotti che poi si sono dimostrati fallimentari, mandando in fumo i risparmi di una vita di molte famiglie. Si aggiunga che questi investimenti ad alto rischio sono stati proposti anche a molte amministrazioni comunali, che si sono poi ritrovate a scaricare le perdite sui cittadini attraverso un aumento delle imposte, con un doppio danno per questi ultimi…”. (Rosario Trefiletti)

mercoledì 29 aprile 2015

I fantastici 200...e oltre!


Per un piccolo editore questi sono grandissimi traguardi: abbiamo appena superato i 200 libri pubblicati e, nonostante tutte le difficoltà, siamo ancora qui, a superarci sempre e a lavorare per i nostri lettori, che vogliamo ringraziare con tutto il cuore. 
Pubblichiamo un articolo del nostro direttore editoriale Luca Leone, con l'augurio di festeggiare questi risultati ancora e ancora e ancora! Grazie a tutti, noi tifiamo per la cultura e l'informazione, sempre!

Dal blog Occhio critico, di Luca Leone

'Nel momento in cui, oggi, abbiamo “chiuso” le copertine delle quattro novità editoriali di maggio della Infinito edizioni, un po’ casualmente mi sono ritrovato a fare due conti sulle nostre tante collane e con (piacevole) sorpresa ho letteralmente scoperto che con i quattro testi nuovi di aprile attualmente in promozione, la nostra casa editrice ha raggiunto la considerevole vetta di “quota 203”. Quando abbiamo mandato in tipografia i libri di aprile, quindi, eravamo arrivati alla mitica “quota 199”. Ora vai a capire quale dei quattro titoli di aprile (“Pane al pane”, “Così banche e finanza ci rovinano la vita”, “1926-1939, l’Italia affonda”, “Srebrenica. La giustizia negata”) è stato il numero 200!?!
Naturalmente, dal computo complessivo di 203 libri stampati in poco più di dieci anni (dei quali, solo due non sono più in catalogo) sono escluse ristampe, nuove edizioni, eccetera. Ora il prossimo passo sarà capire quante copie abbiamo stampato… ma secondo me superiamo senza problemi quota 350.000. Se non è un record, per un piccolo editore, poco ci manca…
A questi 203 libri – circa metà dei quali sono già stati resi disponibili come e-book – vanno aggiunti gli otto inediti in e-book (nei formati ePub e mobi), come ad esempio il nuovissimo “Giardino atomico” della nostra ottima Emanuela Zuccalà, per un totale di ben 211 titoli.
Insomma, visti i tempi grami che sta vivendo l’editoria italiana (senza spiraglio alcuno nel breve e medio periodo) c’è da essere soddisfatti.
A proposito delle novità di maggio – che ci porteranno a quota 215 – si tratta di “Come un uomo”, di Alberto Bertoli con Gabriele Maestri, “Vegan liberi tutti” di Giuseppe Coco, “Ragazzi con la bandana” di Daniela Di Fiore con Roberto Ormanni (e con Monica Bellucci…) e di “Non mi piace stare solo” di Michele Caricato.
E intanto proprio oggi abbiamo spedito le schede delle Strenne di Natale per la promozione. Ben cinque novità, pesantissime: un nome enorme della letteratura e del cinema italiani, una grandissima sportiva, due super musicisti e un grande amico della nostra casa editrice, già autore per noi di tre libri, uno dei quali fondamentale, notissimo e stracitato.
Buona lettura, insomma'.



domenica 26 aprile 2015

Chernobyl, 26 aprile 1986: il reportage "Giardino atomico" di Emanuela Zuccalà su Donna Moderna

 Giardino atomico. Ritorno a Chernobyl, lo stupendo reportage in formato ebook di Emanuela Zuccalà sul più grande incidente nucleare della storia, e sulle sue conseguenze più che mai attuali, è stato recensito dalla giornalista Monica Triglia su Donna Moderna.Ecco il link per leggere l'articolo.

Due trampolini intatti, appollaiati come avvoltoi sopra le macerie di una piscina circondata da orme di cinghiale. L’hotel Polissaya, la Casa della cultura, l’involucro minimalista di un ristorante dall’insegna solenne. Carcasse di una vita che oggi è arduo tentare d’immaginare, camminando lungo le strade mute dal tracciato ormai indistinto, tra gli edifici logori e le erbacce invadenti.
Il gelo del febbraio ucraino rapprende le sensazioni e lo stupore in un cristallo di tempo.
Pripyat è l’archetipo della città fantasma. Fu costruita nel 1970 per alloggiare i lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl insieme con le loro famiglie. Quarantaseimila persone che vennero caricate su pullman da turismo soltanto trentasei ore dopo la catastrofe del 26 aprile 1986. Qualcuno appese alla porta di casa un cartello con scritto: «Visitatore, non rubare i nostri oggetti. Torneremo».
Nessuno è più tornato.

Pripyat restituisce alla perfezione il significato della parola annullamento. La sua irreversibile desolazione è un ritratto limpido di ogni mondo post-atomico, senza contraddizioni né margini d’interpretazione. In questa sua terribile chiarezza, la città morta è identica a Kirov, a Dubovy Log, a Khomjenki, il villaggio di Galina Mokanu che mi ha offerto salame piccante fatto in casa con la carne dei suoi maiali radioattivi, e io non ho potuto rifiutare di assaggiarlo. In realtà non ho voluto rifiutare, per una ragione alla quale in quell’attimo ho ritenuto di dare più importanza che alla paura: gentilezza verso di lei. Verso una donna malata nel corpo e nell’anima poiché incolpevolmente ignara. I denti rovinati e il fazzoletto in testa. Che per potersi permettere il sogno di una vita decente, ha dovuto andare ad abitare dentro un giardino atomico”. (Emanuela Zuccalà)

sabato 25 aprile 2015

25 Aprile:ecco la storia di come tutto purtroppo è cominciato

Infinito edizioni – nuovo in libreria
1926-1939, l’Italia affonda
(€ 19,90 – pag. 432)

di Ugo Mancini
La Storia di come purtroppo tutto è cominciato
Roma e la sua provincia hanno dato una spinta decisiva al movimento antifascista italiano, con un contributo di sangue e dolore immensi. Questo libro, firmato da uno dei maggiori esperti della materia, racconta le vite di perseguitati e persecutori, tracciando una linea nera inquietante che porta fino ai giorni nostri.
Una storia dell’antifascismo a settant’anni dalla Liberazione non è superata: se si riflette sulla sopravvivenza del fascismo alla propria rovinosa caduta e sui recenti rigurgiti nazionalistici e xenofobi, ci si può rendere conto che così non è. Come hanno sostenuto alcuni pro­tagonisti della cultura occidentale, da Wilhelm Reich ad Albert Camus, e come ha intuito Pier Paolo Pasolini, il fascismo non è semplicemente un fatto racchiudibile tra due parentesi, secondo la famosa tesi crociana. È stato, invece, frutto di un bisogno di autoritarismo maturato dalle masse, senza il cui consenso non si sarebbe avuta una dittatura fascista in Italia. Contro la quale è via via sorto un movimento antifascista per anni perseguitato e minoritario, ma destinato a incrementare la sua forza man mano che il regime mussoliniano perdeva consenso nella popolazione vessata e impoverita, che vedeva istintivamente la lotta contro il regime una lotta per la dignità, per la libertà e per il lavoro, per i diritti, per la democrazia.
Studiare oggi l’antifascismo di ieri può contribuire a definire i con­torni di una battaglia a lungo perduta o, meglio, vinta solo con il di­sastro bellico, con la lotta armata e con il sopraggiungere degli Alleati, e a individuare gli errori e i limiti delle azioni di contrasto adottate dai diversi partiti o dai diversi ambienti culturali posizionati tra la tesi crociana della «parentesi», quella gobettiana della «rivelazione» e quella socialcomunista del trionfo capitalistico.

venerdì 24 aprile 2015

Pane al pane. Storie di farina, vino e amori con gli amici di una vita, di Giovanni Soldati

Infinito edizioni – nuovo in libreria

di Giovanni Soldati
prefazione di Oscar Farinetti
introduzione di Stefania Sandrelli
È il 1977 e Mario Soldati dà alle stampe un capolavoro dal titolo Vino al vino, un “viaggio d’assaggio” attraverso le regioni italiane, i vigneti e i vini.
Quattro decenni dopo, Giovanni Soldati, figlio di Mario e anch’egli regista, compie il viaggio di ritorno, passando dal vino al pane, radice comune italiana per definizione.
Il profumo del pane fatto in casa che si sprigiona nelle strade; il pane dei tempi della guerra e quello, ormai diverso perché “americanizzato”, degli Anni ’50; il pane che accompagna le scampagnate al fiume di un tempo che non tornerà più e tanti altri ricordi di pane e di farina fanno parte delle storie di vita dei compagni di viaggio di questo libro: Stefania Sandrelli, Ermanno Olmi, Francesco Rosi, Gino Paoli, Renzo Arbore, Enrico Vanzina, Ettore Scola, Maurizio Micheli, Nino Benvenuti, Michele Placido, Pupi Avati, Tinto Brass, Francesca Archibugi, Bernardo Bertolucci.
Con loro il regista romano racconta la storia d’Italia in un viaggio indimenticabile, ognuno con la sua madeleine, da cui nasce una preghiera moderna per un Paese che è ancora unito nonostante si sia passati dal “dacci oggi il nostro pane quotidiano” a tempi difficili in cui “guadagnarsi la pagnotta” è un’impresa.
“Caro Giovanni, nel tuo libro si leggono storie bellissime di gente speciale. Il pane piace alla gente semplice e in genere la gente semplice è speciale. La tua idea di scrivere di pane è semplice e speciale, come semplice e speciale è stato tuo padre che ha scritto di vino. Voi Soldati non potevate che occuparvi di queste meraviglie e non potevate che farlo nel vostro stile, semplice e speciale allo stesso tempo. Aggiungerei beneducato. Grazie a entrambi”. (Oscar Farinetti)
“Il pane è buono comunque e dovunque, in ogni forma. Lo prediligo rispetto a qualsiasi altro alimento, anche quelli considerati più prelibati. Ma sì, lo ammetto: sono pane-dipendente e il pane è il mio caviale. E questo splendido libro è il companatico giusto per apprezzarlo ancora di più”. (Stefania Sandrelli)

giovedì 23 aprile 2015

Grande serata con Alberto Bertoli all'Andrea Barbi Show!

 Una bellissima serata quella di ieri sera su TRC con  il rocker emiliano Alberto Bertoli, ospite dello show del super carismatico Andrea Barbi
Alberto, in diretta, con i grandissimi Moreno e Guido, ha cantato e suonato live, tenendoci attaccati allo schermo fino alle 23.

Ne sono successe tante durante la trasmissione: racconti di vita, risate, commozione dopo aver sentito la voce di vecchi amici, vicini e lontani, foto, tvselfie e le numerosissime richieste del pubblico da casa, che inviava sms per ascoltare una canzone particolare o anche solo per salutare Alberto, con la speranza di vederlo presto durante il suo tour.

Tante le emozioni dunque, non ultima il lancio di Come un uomo, il libro di Alberto Bertoli e Gabriele Maestri, amico e giornalista, dalla penna abile e precisa nel mettere per iscritto le sensazioni, la vitalità, l'impegno sociale e lo spumeggiante carisma di questo grande artista, dalla musica rock-folk, carico di un'emilianità che scorre forte nelle sue vene e in tutto ciò che lo circonda. 

Forse solo un altro emiliano poteva cogliere certi aspetti tipici di Alberto, che sono figli della Storia della Musica Italiana e di una terra che non si arrende mai, nemmeno quando è devastata dai terremoti o dalle alluvioni.

C'è tutto in questo libro: com'è cominciata questa storia, cosa significa essere un cantautore, gli incontri con grandi artisti, gli amici, la passione e tutto ciò che si vede dalle assi di un palco, quando guardi il pubblico e senti la musica rimbombare nel petto e nelle vene.

Grazie ad Alberto per averci dato un assaggio di tutto questo ieri sera, e per chi se lo fosse perso ecco il link per rivedere la puntata!

Il libro Come un uomo, di Alberto Bertoli e Gabriele Maestri, con la prefazione di Andrea Scanzi e la postfazione di Beppe Carletti, è prenotabile in super anteprima a questo link e sarà disponibile in tutte le librerie da metà maggio. Non potete perdervelo!

E, come direbbe Alberto, #rockon, "con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro".

mercoledì 22 aprile 2015

Prenotazione in super anteprima di Come un uomo, Alberto Bertoli e Gabriele Maestri

Alberto Bertoli, il rocker emiliano, sarà ospite questa sera, alle 21,15 su TRC, canale 15 del digitale terrestre, di Andrea Barbi Show, la seguitissima trasmissione del poliedrico e carismatico Andrea Barbi sulle curiosità musicali e artistiche locali.
Durante la trasmissione Alberto Bertoli parlerà dei prossimi progetti tra cui la pubblicazione del suo primo libro, Come un uomo, dove si racconta affidandosi all’abile penna del giornalista e amico Gabriele Maestri.

In occasione della diretta, Infinito edizioni lancia in super anteprima la prenotazione di Come un uomo sul sito www.infinitoedizioni.it. Il libro sarà disponibile in libreria da metà di maggio. Non perdetevi questo appuntamento e, come direbbe Alberto Bertoli, #rockon!

martedì 21 aprile 2015

Il libro che ha rotto il silenzio sulla tragedia dei migranti


“Dovremmo avere il coraggio di guardare questo film e non crederci. Ma se ci fa venire un dubbio, andiamocelo a togliere” (Ascanio Celestini).

Infinito edizioni, in collaborazione con Asinitas Onlus e ZaLab, presenta la versione integrale del film Come un uomo sulla terra corredata da un inedito libro di testimonianze arricchito dalla prefazione di Ascanio Celestini e dall’introduzione di Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

Come un uomo sulla terra è il documentario che ha rotto il silenzio sugli accordi tra Italia e Libia e ha svelato le terribili violenze subite dai migranti arrestati e respinti in Libia. Un racconto pieno di dignità che ha commosso e indignato centinaia di migliaia di italiani.

All’interno del libro sono contenuti interventi, oltre che dei cinque autori, di Gabriele Del Grande, Stefano Liberti, Dario Zonta e Boris Sollazzo.

Oltre 50 minuti di inediti contenuti speciali, comprendenti una fotogalleria di Gabriele Del Grande e frammenti di un audiodocumentario di Roman Herzog, completano l’opera in dvd.

“Il 7 maggio 2009 dieci anni di politiche di cooperazione tra Italia e Libia sul contrasto dell’immigrazione irregolare, incondizionate sul piano dei diritti umani, hanno iniziato a produrre i prevedibili frutti: da quel giorno in poi a decine, a centinaia, donne, uomini e bambini sono stati trasferiti in Libia dalle autorità italiane, tramite consegne dirette alle autorità libiche o un trasporto forzato sino a Tripoli. Si tratta di persone intercettate nel Mar Mediterraneo mentre tentavano di raggiungere l’Europa in fuga da conflitti armati, povertà estrema, persecuzione, torture e altre violazioni dei diritti umani. Persone come i protagonisti di Come un uomo sulla terra, cui la Sezione Italiana di Amnesty International è orgogliosa di concedere il patrocinio” (Christine Weise, Amnesty International).

Con il patrocinio della Sezione Italiana di Amnesty International
Caratteristiche tecniche di produzione fisica del dvd: dvd prodotto da master glass tramite pressofusione, tutte le copie testate (master check+dvd check).
Caratteristiche del dvd come fornite dalla produzione: formato originale delle immagini SD PAL; menu sotto standard quicktime; film compressi in m2v, formato mpeg2 quicktime; audio in AC3 dolby 2+1.
Eventuali problemi di lettura del dvd sono da imputare non al dvd da noi fornito ma a eventuali problemi di compatibilità tra il film fornito dalla produzione e il lettore dvd o il programma di lettura (su pc, ad es., si sconsiglia Vlc e si consigliano programmi come Power dvd, Windows Media Player e simili, free).

giovedì 16 aprile 2015

Srebrenica. The Days of Shame, finally in English

Srebrenica represents a dark and painful chapter in late twentieth-century European history. Here, a still unknown number of Bosnian Muslim citizens were tortured and killed in July 1995. About 8.500 deaths have so far been confirmed, but survivors say 10.701 people died as a result of the blind and racist violence of the Bosnian Serb army led by Ratko Mladic’ and mainly Serb paramilitary forces, as the Dutch UN Peacekeepers and, with them, the entire international community, stood by and did nothing. Srebrenica has been defined ‘genocide’ by various international rulings, the first of which was handed down in April 2004. However, today some people continue to deny what happend, even in the knowledge that they are lying. “Srebrenica. The Days ofShame” is the first book ever published in Italy about this genocide, the first in Europe since the Holocaust. This is the fourth edition of the book, updated following the capture of Mladic’ (May 2011) and his consignment to the International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia (ICTY).  

There are no mitigating circumstances for Mladić’s full responsibility in the Srebrenica genocide, but the trial of the former general can shed light on the truth and clarify any co-responsibilities for what is and will always remain one of the most dramatic pages in the history of crime in modern and democratic Europe.About the full responsibility of Mladic’ in the genocide of Srebrenica there aren’t mitigating, but the process against the ex-general could shed light on the truth and clarify any co-responsibility in a fact that is and will always remain, one of the most dramatic pages of criminal acts in the modern and democratic Europe.” (Carla Del Ponte, ex Chief Prosecutor of the International Criminal Tribunal for the Former Yugoslavia)


“When my friend and great human rights activist Luca Leone wrote the first edition of this book commemorating the Srebrenica genocide he, I and many others hoped that the days of shame would be just that – a matter of 'days'. That truth and justice would be served quickly. From one edition to the next  the 'days' have become 'years’ of shame: those up to now, to which the three years prior to 1995 should be added.” (Riccardo Noury, Spokesman for Amnesty International Italy).

mercoledì 15 aprile 2015

Nuovi e-book on line: prezzi imbattibili!

€ 3,49
Abbiamo appena messo in vendita on line sul nostro sito www.infinitoedizioni.it e sui principali store on line cinque nuovi e-book in formato ePub e mobi:
Giardino atomico”, di Emanuela Zuccalà, € 3,49;
Srebrenica. The days of shame”, di Luca Leone, versione in lingua inglese del libro “Srebrenica. I giorni della vergogna”, € 5,99;
Non succederà mai più”, di Rossella Diaz,€ 5,99;
€ 4,99
Cura all’anima, anima alla cura”, di Alessandro Meluzzi, € 4,99;
Punto di conTatto”, di Sabrina Servucci, € 4,99.
Il 2015 si è aperto con una piccola buona notizie per l’editoria italiana: l’Iva sugli e-book è passata dal 22% al 4%. Abbiamo sostenuto la campagna #unlibroèunlibro su Twitter e su Facebook partecipando con un’intervista ai nostri direttori Maria Cecilia Castagna e Luca Leone e spiegando ai lettori cosa sarebbe effettivamente cambiato nel caso in cui la riforma fosse passata.
€ 5,99
€ 4,99
Dallo scorso 2 febbraio i prezzi di listino dei nostri e-book si sono abbassati dal 9% al 40%. Lo sconto minimo è di 50 centesimi, fino a uno sconto massimo di 5 euro dal prezzo di partenza con l’Iva al 22%. Abbiamo infatti approfittato della rimodulazione dell’Iva anche per rivedere i prezzi di tutti i nostri e-book, cercando di ribassarli tutti il più possibile. A questo si aggiunga la necessità d’intervenire su ogni singolo libro, sia sul nostro sito che sugli store nazionali e internazionali, per variare i prezzi “pezzo per pezzo”: un lavoraccio!
I nostri e-book saranno quindi più economici sia su tutti i principali store online sia direttamente sul nostro sito www.infinitoedizioni.it
Anzi, sul nostro sito proporremo in alcuni casi prezzi ancor più bassi che non sugli store online, per venire ancora più incontro alle giuste esigenze di risparmio e di qualità dei nostri lettori.


€ 5,99



martedì 14 aprile 2015

“Non succederà mai più”, successo per la prima a Formigine

Ieri sera, presso la Biblioteca Comunale di Formigine, ha avuto luogo una grande prima presentazione del nuovo libro di Rossella Diaz Non succederà mai più. Donne e uomini nel tunnel della violenza.
È lunedì sera, alle 21. Domani si lavora, la sala è piena: bisogna aggiungere le sedie, tanto da creare un unicum tra pubblico, l'autrice e gli importanti relatori che si sono succeduti durante l'evento. 




Primo fra tutti Marco Ligabue, il cantautore emiliano che ha arricchito il libro con una prefazione poetica, delicata e allo stesso tempo incisiva e toccante. Ieri ha ricordato a tutti che "Rossella, nel suo libro, parla di cose non facili da dire. Pensiamo sempre che le cose che sentiamo in giro non capitino a noi, che non ci riguardino. Non è così. Pensavamo che la mafia fosse solo al Sud, invece, purtroppo, è un problema che riguarda tutti da vicino, anche al Nord" afferma il cantautore di Correggio, che ha da poco inciso un singolo di denuncia sociale proprio contro la criminalità organizzata, dal titolo Il silenzio è dolo. Elisa Tirabassi, giornalista della Gazzetta di Modena, moderatrice dell'incontro, interroga Ligabue sull'importanza della sua musica per un pubblico giovane. I ragazzi sono sensibili a queste tematiche sociali? "Sì e sono contento di essere qui e che ci siano così tanti giovani oggi" afferma il cantautore felice della forte partecipazione di ragazzi in sala, tra cui anche una classe delle superiori. "Era più facile per tutti stare sul divano a guardare la televisione – continua Marco – invece siamo tutti qui a parlare di un argomento così importante. È il segno più bello".
"Volevo capire." dice Rossella spiegando il senso della sua indagine sul campo, in prima fila, contro la violenza sulle donne. "Volevo guardare negli occhi chi alza le mani e chiedere perché. Perché tu picchi la tua compagna? Sono stata nelle pochissime case rifugio per uomini maltrattanti in Italia. Loro si sono aperti, mi hanno raccontato cosa succede nella loro mente". L'autrice ha dedicato nel suo libro un intero capitolo proprio alle storie di questi uomini. Si respira audacia e coraggio, sia dalla parte di chi scrive, sia da parte di chi racconta. Un'esperienza unica, importante.
Tra i relatori anche presenze istituzionali, come Roberta Mori, Presidente Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra uomini e donne e Antonietta Vastola, Assessore alle pari opportunità del Comune di Formigine. Mori e Vastola hanno ricordato come si sta muovendo la politica dopo la legge 119/2013 contro il femminicidio. Un punto di partenza, più che una vera e propria conquista. "La cosa più importante è lavorare soprattutto a livello culturale, questo è il vero cambiamento su cui porre l'accento" afferma la Presidente. "Al termine della serata distribuiremo un dépliant con tutti i numeri e i centri da contattare in caso di maltrattamenti," spiega l'assessore. Il titolo che si legge sul foglio è  "La violenza ha molti volti. Impara a riconoscerli". Questa frase si sposa perfettamente con la pesante denuncia di Rossella. "Il 95% dei maltrattamenti sono perpetrati da persone che la vittima conosce. Il compagno, il marito, il padre. La violenza ha le chiavi di casa".
D'accordo con la presidente Mori sulla prevenzione attraverso la cultura la docente di scienze sociali Francesca Testa, che però critica gli ostacoli che lo stesso sistema scolastico mette sul percorso: "Ho chiesto di fare informazione, di chiamare i Centri di accoglienza e le associazioni per fare incontri con gli studenti. Molte volte mi è stato risposto: 'No professoressa, è pericoloso'".
In conclusione, l’esperienza di Paola Fanti, psicologa e psicoterapeuta che spiega al pubblico intervenuto i traumi, soprattutto psicologici, che colpiscono ferocemente chi è vittima di violenza. Una donna ce la può fare da sola? "No", risponde la dottoressa "una donna non può farcela e non deve essere lasciata da sola. Deve essere seguita e aiutata".
La presentazione si è conclusa nel migliore dei modi, con tante domande da parte del pubblico e dai ragazzi presenti, partecipi e interessati a un tema sociale così importante e che colpisce da vicino. Anche sui social network c’è stato movimento e partecipazione. Chi non era presente ha potuto partecipare con un retweet o un “Mi piace” leggendo i post pubblicati sul web da chi era in sala.

"Dobbiamo davvero impegnarci tutti a fare qualcosa," conclude l'autrice "affinché questa frase, 'Non succederà mai più' diventi davvero realtà".

lunedì 13 aprile 2015

Giardino atomico. Ritorno a Chernobyl di Emanuela Zuccalà

Chernobyl, 26 aprile 1986. L’esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare ucrai­na scatena una potenza radioattiva quattrocento volte superiore alle bombe sganciate dagli americani su Hiroshima e Nagasaki. Il disastro viene minimizzato, inizialmente nascosto, dalle autorità sovietiche dell’epoca e ancora oggi non se ne conosce appieno l’intera magnitudo.
Tre decenni dopo, quando i lavori di messa in sicurezza della struttura sono ancora lentamen­te in corso, Emanuela Zuccalà racconta in questo libro la sua indagine sul campo, arrivando a toccare il mostro atomico con mano, a pochi metri dal sarcofago in cemento, il monumento funebre che imprigiona il reattore nucleare.
Le bugie sulla gravità dell’incidente; la nube radioattiva che ha toccato Europa e Nord Ameri­ca; i “liquidatori” che hanno perso la vita a pochi giorni dall’esplosione; donne, uomini e bam­bini morti o gravemente malati a causa degli effetti della radioattività, del Cesio 137 e dello Stronzio 90 liberati in natura. I dati pubblici dell’Unscear e il governo ucraino affermano che il pericolo è passato, minimizzando il rischio, ma le indagini indipendenti di Greenpeace e di Legambiente asseriscono il contrario: chi è tornato o si è trasferito a vivere sui terreni e nelle case nei dintorni della centrale è costantemente a rischio.
Sul pianeta ci sono 442 centrali nucleari attive e 65 in fase di realizzazione. Una delle quali nella vicina Bielorussia, ampiamente colpita dalla nube radioattiva di Chernobyl. Il nucleare è la risposta giusta alla domanda crescente di energia del mondo intero?

Pripyat restituisce alla perfezione il significato della parola annullamento. La sua irreversibile desolazione è un ritratto limpido di ogni mondo post-atomico, senza contraddizioni né margini d’interpretazione. In questa sua terribile chiarezza, la città morta è identica a Kirov, a Dubovy Log, a Khomjenki, il villaggio di Galina Mokanu che mi ha offerto salame piccante fatto in casa con la carne dei suoi maiali radioattivi, e io non ho potuto rifiutare di assaggiarlo. In realtà non ho voluto rifiutare, per una ragione alla quale in quell’attimo ho ritenuto di dare più importanza che alla paura: gentilezza verso di lei. Verso una donna malata nel corpo e nell’anima poiché incolpevolmente ignara. I denti rovinati e il fazzoletto in testa. Che per potersi permettere il sogno di una vita decente, ha dovuto andare ad abitare dentro un giardino atomico”. (Emanuela Zuccalà)

mercoledì 8 aprile 2015

Tutti i nostri appuntamenti dal 10 al 13 aprile

Da venerdì a lunedì incontri da non perdere con i nostri autori!
Iniziamo con gli appuntamenti di venerdì 10 aprile segnalando l’incontro con Dario Ricci, autore insieme a Daniele Nardi di LA MIGLIORE GIOVENTÙ  in cui raccontano le vicende di grandi campioni dello sport nazionale impegnati nella Grande Guerra. L’appuntamento è a COMO, presso il Circolo Canottieri Lario “G. Senigaglia”, via Giancarlo Puecher 6, ore 21,00. Modera Maurizio Casarola.
Parliamo di donne, di partigiane e di come hanno vissuto la loro esperienza attraverso i racconti ai loro figli e figlie con Ilenia Carrone e il lavoro dal titolo LE DONNE DELLA RESISTENZA. Lo presentiamo a CONSELICE (RA), aperitivo letterario nella biblioteca Giovanna Righini Ricci, ore 18,30.
I Balcani e la ex Jugoslavia sono al centro dell’incontro con Tullio Bugari e Giacomo Scattolini, attraverso gli scatti e le immagini di JUGOSCHEGGE. Vi aspettiamo a AGUGLIANO (AN), presso la Biblioteca comunale, ore 21,00.
Sabato 11 parliamo di donne che subiscono violenza da parte di mariti e compagni ma che, grazie all’amore per il proprio figlio riescono a risollevarsi. È la storia di MI CHIAMO BEBA, che viene presentata a MONTELLA, presso Villa De Marco, in via del Corso alle 18,00.
Con Gioacchino Allasia parliamo invece di tradizione contadina ed emigrazione grazie a CASCINA NOVECENTO. L’autore lo presenta a RO FERRARESE (FE), presso l'Azienda Agricola BioPastoreria, ore 17,00. Dialogano con l'autore Giovanni Dalle Molle e Luca Tartarini.
L’ultimo incontro che ci teniamo a segnalare è la presentazione in anteprima assoluta, del nuovo libro di Rossella Diaz dal titolo NON SUCCEDERÀ MAI PIÙ. Il lavoro è un’accurata analisi del fenomeno della violenza contro le donne, dei costi umani ed economici che comporta, un’inedita indagine sui centri che aiutano gli uomini maltrattanti e sul prezioso lavoro dei centri anti violenza. L’iniziativa si tiene lunedì 13 aprile a FORMIGINE (MO), presso la biblioteca Daria Bertolani Marchetti, Villa Gazzotti, via S. Antonio 4, ore 21. Dialogano con l'autrice Antonietta Vastola, Marco Ligabue, Roberta Mori, Paola Fanti, Francesca Testi. Modera Elisa Tirabassi.

martedì 7 aprile 2015

21 anni fa il genocidio in Rwanda


Il 6 aprile del 1994, viene abbattuto l’aereo su cui viaggiavano il presidente rwandese Habyarimana e il suo omologo burundese Ntaryamira: è la scintilla che, a partire dal giorno dopo, dà inizio a cento giorni di atrocità, uccisioni e massacri tra tutsi e hutu, in cui perdono la vita quasi un milione di tutsi. 
Ricordiamo quei giorni terribili segnalando la lettura di questi libriRWANDA, LA CATTIVA MEMORIA(Daniele Scaglione e Françoise Kankindi), RWANDA, ISTRUZIONI PER UN GENOCIDIO(Daniele Scaglione), LA RADIO E IL MACHETE(Fondju Ndemesah Fausta).

sabato 4 aprile 2015

Cura all'anima, anima alla cura, di Alessandro Meluzzi


Infinito edizioni – nuovo in libreria
(pag 112 - € 13)

Di Alessandro Meluzzi
Prefazione di Andrea Grippo

Una guida che risponde alle nostre domande: il counseling religioso

Dubbi. Domande. Crisi esistenziali. Insuccessi e sconfitte nella vita e nel lavoro. La depressione e la mancanza di obiettivi sono alcuni dei mali moderni che attanagliano la nostra quotidianità.
Il life-coaching, il counseling e l’orientamento verso il raggiungimento dei propri traguardi è la nuova scoperta dell’ultimo millennio: il nostro modo di pensare, di visualizzare noi stessi e il modo di porci rispetto al mondo può aiutarci a perseguire i nostri obiettivi, fino ad arrivare alla serenità interiore.
Cura all’anima, anima alla cura, di Alessandro Meluzzi, psichiatra e volto televisivo, non è un semplice testo di life-coaching, ma è molto di più: è un geniale manuale per insegnare il senso della ricerca di sé e imparare nuovi modi di pensare il mondo e la comunità, avvicinando alla religione il counseling, ovvero l’attività d’orientamento e di guida per aiutare ogni individuo ad auto-conoscersi e ad avere una visione d’insieme del mondo che lo circonda, così da ottimizzare le proprie risorse e il suo stile di vita. Attraverso il dialogo, il counselor si avvale della spiritualità e indaga sulle difficoltà che ciascuno di noi affronta ogni giorno.
“Dare anima alla cura e cura all’anima sono due imperativi che chi fa cura deve sentire, amando, servendo, credendo e creando. Quattro gerundi che s’incastrano perfettamente l’uno nell’altro, perché se uno ama non può non servire. E servendo non si può non finire per credere. E se si crede, non si può non creare. Tutto questo non si conquista con il nulla ma è il risultato di un cammino comunitario, al quale devono essere invitati anche coloro che ancora non hanno idea di che cosa sia il Cristianesimo, ma che fanno ciò che un perfetto cristiano dovrebbe fare”. (Alessandro Meluzzi)

venerdì 3 aprile 2015

Nuovo in libreria: Non succederà mai più. Un libro contro la violenza sulle donne


Infinito edizioni – nuovo in libreria
(€ 12 – pag 132)
Di Rossella Diaz
Prefazione di Marco Ligabue
Introduzione di Matteo Gamba
Postfazione di Andrea Vogt

Una mano davanti al viso per dire basta alla violenza
“Non succederà mai più”: quanti uomini hanno pronunciato questa frase dopo aver picchiato una donna; a volte sotto shock per aver capito quel che avevano appena fatto, altre quasi a cercare un’assoluzione.
“Non succederà mai più” è anche il grido che ogni donna picchiata o abusata rivolge a se stessa per fermare la discesa nel precipizio del dolore e della paura e provare a risalire.
Queste quattro parole, così incisive, danno il titolo al nuovo libro di Rossella Diaz, giornalista e già scrittrice de I labirinti del male con Luciano Garofano, ex generale dei RIS di Parma.
Non succederà mai più. Donne e uomini nel tunnel della violenza, è l’inchiesta sul campo di Rossella Diaz: l’autrice entra nei centri di ascolto per uomini violenti e per donne abusate e nelle case rifugio, dà voce a vittime, persecutori, associazioni e addetti ai lavori, fa i conti dei costi sociali ed economici della violenza e del femminicidio, incontra le donne della politica italiana, pretendendo da loro risposte. E mette sul banco degli accusati l’informazione-spettacolo, che banalizza la violenza riducendola a un misero docu-reality.
Il testo è impreziosito da voci della musica e della scrittura: segno che l’arte e l’informazione sono essenziali per sensibilizzare su queste tematiche e far arrivare il messaggio alle donne e soprattutto agli uomini. Nel libro troverete la poetica e delicata prefazione del cantautore emiliano Marco Ligabue e l’introduzione del giornalista Matteo Gamba (Vanity Fair), che dal blog Diario di Adamo si occupa di tematiche culturali e sociali, soprattutto di stalking. Infine, chiude il testo la postfazione Andrea Vogt, nota giornalista e documentarista americana per testate cartacee e televisive come Guardian, Telegraph, BBC, Discovery Channel.
Il libro ha il patrocinio di AIED, Associazione Italiana per l’Educazione Demografica.

In cinese, la parola ‘capire’ è composta da due caratteri, ming, luminoso, e bai, bianco. Insieme indicano la luce che rischiara il buio dell’incomprensione e dell’ignoranza. C’è questo e molto altro nell’indagine di Rossella Diaz. Soprattutto, c’è la possibilità di capire. Capire cose che non sono affatto facili da dire”. (Marco Ligabue)
Questo libro dovrebbe essere studiato a scuola, magari in quell’ora di ‘identità di genere’ che chiedevamo nei movimenti studenteschi. Renderebbe la società migliore, crescerebbe uomini migliori”. (Matteo Gamba)
Gli uomini che rispettano i diritti delle donne sono i nostri alleati più importanti nella lotta contro il femminicidio. Sarebbe un grave errore emarginare padri, figli, fratelli, mariti epartner nel rilevante dibattito per cercare di porre rimedio ai problemi legati alla discriminazione e alle violenze”. (Andrea Vogt)

giovedì 2 aprile 2015

Nuovo in libreria: Punto di conTatto!


Infinito edizioni – nuovo in libreria
(pag. 128 - € 13)

Di Sabrina Servucci
Prefazione di Andrea Magnoni
Introduzione di Alberto Patrucco
Postfazione di Franco Bottalo

Punto di ConTatto tra Shiatsu e medicina occidentale

Quando pensiamo a un massaggio Shiatsu ci sentiamo subito trasportati in un mondo di rilassamento e di benessere, del corpo e dello spirito. Questa tecnica apre le vie della mente e con una raffinata digitopressione, che prevede anni e anni di studio, è efficace per guarire le nostre ferite, non solo quelle fisiche.
Sabrina Servucci è una pioniera in questo campo: prima in Italia, ha deciso di applicare tutta la sua conoscenza di Shiatsu per trattare pazienti in “stato vegetativo” o in “minima coscienza”.
Sabrina racconta questa esperienza, unica e incredibile, nel libro Punto di ConTatto. Quando lo Shiatsu entra in ospedale con la prefazione del dr. Andrea Magnoni, l’introduzione di Alberto Patrucco, celebre comico di Zelig e Colorado e postfazione del grande Maestro di Shiatsu Franco Bottalo.
A differenza di quanto ci si possa aspettare, le pagine di questo libro sono cariche di luce e gioia, sottolineando come il benessere del paziente, in qualsiasi stato esso sia, diventi la cosa più importante e raggiungibile quando c’è armonia tra l’arte dello Shiatsu e la medicina occidentale.
“Dalla struttura di riabilitazione, che accoglie subito dopo la rianimazione, a quelle di lungodegenza dove si è ospiti per sempre, ho accompagnato persone in viaggi imprevedibili e misteriosi, testimone di destini insondabili, ho condiviso emozioni ed esperienze, ho ‘toccato con mano’ l’Essenza di ognuno. Ho compreso l’universalità delle esigenze e imparato che le persone cerebrolese hanno bisogno di ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno: accettazione, presenza, ‘lasciar andare’, benEssere e qualità della vita… ho utilizzato le mani e lo Shiatsu come strumento sensibile per sentire e consentire vitalità, per animare un Punto di conTatto”. (Sabrina Servucci)
“In questo libro c’è tanta umanità e tanta sofferenza, tanta gioia e tanta preoccupazione, tanto entusiasmo e tanti dubbi; in questo libro, insomma, c'è tanta vita, e la vita sostiene la vita”. (Franco Bottalo)
“Le medicine, per me, sono come il napalm per qualsiasi segretario alla Difesa americano: la soluzione del problema”. (Alberto Patrucco)