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venerdì 6 marzo 2015

John Doe: la Festa della Donna e #8marzoxché

Continua la nostra indagine su #8marzoxché. Domenica sarà la Festa della Donna, e oggi vogliamo riflettere con John Doe, autore del libro Solo come in area di rigore.

L’8 marzo è la Giornata Internazionale della donna, ufficializzata dall’Onu nel 1977 come data simbolo per rendere omaggio alle lotte e ai sacrifici della donne che, dall’inizio del 1900, e ancora oggi, lottano per avere pari diritti e per opporsi strenuamente a discriminazioni e violenza. Ha ancora senso, nel 2015, festeggiare la festa della donna, oppure è un’arma a doppio taglio?

L’8 marzo Keplero scopre la terza legge del moto dei pianeti: era il 1618. Nel 1890 Buffalo Bill perde una sfida con i Butteri a Roma e sì, c’è anche la Giornata internazionale della donna dal 1917 ma che sia, ad oggi, un’operazione di marketing è palese, chi siano state Clara Zetkin e Alessandra Kollontaj non credo che interessi a molti e cosa significava nascere donna prima di queste due donne eccezionali è una cosa che non fa onore all’umanità in generale.
Ha senso eccome festeggiare quell’8 marzo 1917 ha senso ribadire la propria identità sociale in un mondo che ha memoria corta.

Come si può evitare che le donne, soprattutto le ragazze giovani, identifichino l’8 marzo con la mimosa e non con il vero significato della festa?

Le nuove leve hanno più fonti di informazione e molta più consapevolezza e sfrontatezza. Figlie sì del consumismo ma anche curiose di sapere i perché e questo è un bene perché la curiosità stimola la fantasia. (John Doe, autore di Solo come in area di rigore).