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mercoledì 12 novembre 2014


I LABIRINTI DEL MALE SU @CRITICALETTERARIA



Il libro I labirinti del male di Luciano GaroFnao e Rossella Diaz è stato recensito sull'importante sito @CriticaLetteraria. Il commento è dettagliatissimo e ricco di spunti su cui riflettere. Ringraziameo enormemente Cristina Coronelli per aver scelto la lettura del nostro libro. 
Qui di seguito una parte della recensione, che potrete leggere integralmente cliccando su questo link


"La società occidentale del nostro tempo è connotata da un inquietante crescendo di violenza, che si declina attraverso una gamma oltremodo composita di sfumature dove subdolo e palese s'intrecciano e a tratti si confondono, finendo spesso per accecare le coscienze già indebolite da una carenza di valori solidi e coerenti che esortino a chiamarsi fuori dallo svilimento della vita (non solo umana) in nome di una presunta sopravvivenza di stampo esclusivamente materialistico, dove tutto è concesso senza un rigurgito etico di qualsivoglia natura.
L'asservimento della coscienza umana ai labirinti del male ha innescato un meccanismo perverso, complice forse anche la manipolazione occulta (o storpiatura che dir si voglia, ma questa è solo una considerazione a margine di chi scrive, che esula dai contenuti del libro) di alcune teorie religioso-spirituali della tradizione orientale, così come della tradizione giudaico-cristiana, che esortano a non giudicare. Tale meccanismo ha progressivamente scardinato la capacità di discernere fra l'esercizio del senso critico l'assenza di giudizio. Una coscienza debole (o indebolita) e confusa privilegerà necessariamente il sentiero più comodo che, nella fattispecie, si delinea in un'assenza di giudizio figlia dell'ignavia, dell'indifferenza e soprattutto di una presunta tolleranza e apertura mentale verso ciò che asseconda le istanze più sordide, viziose e basse delle proprie pulsioni egoiche. Poiché si tratta di uno schema comportamentale spesso attuato in modo inconsapevole, è molto difficile arginarlo e limitarne le conseguenze drammatiche, di cui siamo inermi spettatori nei numerosi comparti del vissuto umano...."

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-Infinito edizioni-