Nel
perseguire la giustizia sociale, ActionAid sostiene con decisione i diritti
delle donne, non solo perché la disparità tra donna e uomo è un’inaccettabile
ingiustizia, ma anche perché promuovere e sostenere il ruolo delle donne è uno dei
modi più efficaci per sconfiggere povertà ed esclusione sociale. Infatti, i
Paesi dove, secondo l’indice di sviluppo umano elaborato dalle Nazioni Unite,
le condizioni di vita sono migliori per tutti i cittadini, sono anche quelli in
cui la disparità tra donna e uomo è meno accentuata.
Questo
è evidente nel settore dell’agricoltura, nel settore sanitario e in quello
assistenziale, dove sono le donne a farsi carico delle persone bisognose di
cura e sostegno, senza però che ciò venga loro riconosciuto e ricompensato. In
altre parole, se il ruolo delle donne fosse ufficializzato e sostenuto,
l’economia e lo sviluppo, soprattutto nei Paesi più poveri, ne trarrebbero un
impulso formidabile. La Fao lo conferma, affermando che se le donne avessero
pari
accesso degli uomini a terra, tecnologia, servizi finanziari, istruzione e
mercato, il numero degli affamati nel mondo si ridurrebbe di 100-150 milioni.
Ma
non è solo nei cosiddetti Paesi del Sud del mondo che i diritti delle donne non
sono pienamente riconosciuti. La loro violazione è la più universale forma di ingiustizia,
riscontrabile in ogni angolo del pianeta e nei più diversi ambiti, come
documentano, tra gli altri, i rapporti dell’Undp, l’agenzia delle Nazioni Unite
per lo sviluppo umano. Le lavoratrici, a parità di lavoro compiuto, sono
solitamente retribuite meno dei lavoratori. Le donne hanno minori opportunità
di carriera, minori possibilità di assumere incarichi rilevanti anche nel mondo
politico: un Paese guidato da una presidente o da un premier donna ancora fa
notizia, e solo nel 2008, nel piccolo Paese africano che è il Rwanda, le donne
hanno raggiunto il primato in Parlamento.
Ancora
più drammatica, forse, è la situazione della violenza fisica. Le donne la
subiscono su vasta scala nei Paesi in via di sviluppo come in quelli
industrializzati, Italia inclusa. Risolvere questo problema è urgente, perché è
impensabile che le donne possano ricoprire il ruolo che
spetta
loro nelle rispettive società se non sarà loro garantito il diritto alla
sicurezza e se continueranno a essere vittime di violenze e soprusi.
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Maria Cecilia Castagna: 320/3524918