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martedì 20 dicembre 2011

"Sull'orlo del baratro" di Gianni Pittella e Francesco De Filippo: il rapporto Italia-Ue

L'Unione europea sopravviverà alla più grande crisi dal Dopoguerra?
Di Gianni Pittella e Francesco De Filippo
Con un intervento di Giorgio Napolitano
Contributi di Daniel Gros, Stefano Micossi, Joseph Mifsud
Coordinamento di Luciano Cerasa e Daniele Cardella

“Abbiamo oggi bisogno di più Europa”.
(Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana)

Anticipazioni su alcuni dei percorsi che, secondo il vicepresidente
del Parlamento Europeo Gianni Pittella, l’Unione europea dovrebbe compiere per uscire da una situazione che l’ha portata sull'orlo del baratro.
Dopo l’allargamento ai nuovi Paesi dell’Est dell’Unione, molti si chiedono quale sarà il futuro della dotazione europea dei fondi strutturali italiani in un momento così difficile per la nostra economia e per il Sud del Paese: dobbiamo temere un ridimensionamento del sostegno Ue? Perché in Italia se ne parla cosi poco?
“ Stenta a decollare in Italia il dibattito sulla programmazione dei fondi europei nella nuova fase 2013/2020, anche qui in un’apparente mancanza di consapevolezza della posta in gioco. Eppure, la discussione non verte sul sesso degli angeli ma su quanti soldini potrà disporre l’Unione europea per rispondere ai bisogni dei propri cittadini, dalla sicurezza alimentare all’ambiente, dalla sicurezza alla politica estera, al sostegno alle imprese, alla cultura, alla ricerca, ai giovani. Proviamo dunque a portare un po’ di luce.
Il negoziato che impegnerà governi e parlamenti nazionali, Parlamento e Commissione europea verterà su alcuni punti cruciali: la cifra complessiva del bilancio, la sua ripartizione sugli assi fondamentali (Pac, Politica agricola comune, e Fondi strutturali), il finanziamento della politica estera e di sicurezza, la competitività e la crescita.
Su questi nodi l’Italia deve avere una posizione comune e deve stringere le giuste alleanze con altri, e in ciò non aiuta la leggerezza dell’attuale governo.”

Francesco De Filippo (Napoli, 1960) è dal 1986 giornalista dell'Agenzia Ansa ed è stato corrispondente per Il Sole 24 Ore. Come romanziere e saggista ha pubblicato Una storia anche d’amore (Rizzoli, 2001); L’affondatore di gommoni (Mondadori, 2003); Pubblicate esordienti? Guida pratica per chi ha un libro nel cassetto (Nutrimenti, 2004); Sfregio (Mondadori, 2006); Quasi uguali. Storie di immigrazione (Mondadori, 2009); Monnezza (Infinito edizioni, 2010); Questo mondo un po’ sgualcito (con Andrea Camilleri, Infinito edizioni, 2011); Mafia padana. Le infiltrazioni criminali in Nord Italia (con Paolo Moretti, Editori Riuniti, 2011), Come un Italiano (Infinito edizioni, 2012). Da alcuni sono stati tratti spettacoli teatrali. Ha vinto numerosi premi; alcuni suoi libri sono stati pubblicati in Germania, Francia e nella Repubblica Ceca. Vincitore del Premio Festival Paris Noir 2011 e del Premio internazionale Domenico Tulino 2011.
Gianni Pittella (Lauria, 1958) è medico, sposato con due figli, eurodeputato dal 1999, primo vicepresidente del Parlamento europeo. È membro della commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori e di quella per i Problemi economici e monetari. Fa inoltre parte della delegazione per le relazioni con l’Albania, la Bosnia-Erzegovina, la Serbia, il Montenegro e il Kosovo e della Delegazione all’Assemblea parlamentare euromediterranea. Ha fondato con Mario Mauro il centro Meseuro per lo sviluppo dell’Europa del Mediterraneo, presiede la Fondazione Zefiro e l'associazione politica Prima Persona. È membro della direzione nazionale del Pd, del cda della Fondazione Mezzogiorno Europa, presiede il gruppo interparlamentare del Pd sul Trattato di Lisbona. Ha scritto molti libri tra cui Rosso Antico (1996), Diario di bordo (1997), Eurodiario (1999-2000), Il Triangolo della ricchezza (2003), Europ@ (2004), Dal Sud in Europa con Te (2004), Partiti europei e gruppi politici nel nuovo Europarlamento dell’Unione a 25 (2004), Un’Europa per i cittadini (2006).