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luglio –
I ministri degli Esteri dei dodici Paesi della Comunità europea si riuniscono a
L’Aja, dove emergono le prime divergenze. Germania, Belgio e Danimarca
propongono il riconoscimento di Croazia e Slovenia; gli altri, in particolare
la Francia, sono contrari. La decisione comune prevede il congelamento del
sostanzioso aiuto finanziario che la Cee aveva promesso alla Jugoslavia e l’imposizione
di un embargo sull’importazione di armi, letto da più parti come un tentativo
di favorire l’Armata federale. Alla tv di Belgrado appare un delirante Šešelj: “Sgozzare
i croati non con il coltello, ma col cucchiaio arrugginito…”. Reazioni
sdegnate degli intellettuali serbi riuniti nel Circolo di Belgrado. Gli sloveni
consegnano alla Croce rossa 2.400 prigionieri, ma montano “cavalli di frisia”
anticarro lungo le vie di accesso alle caserme della Jna.