#8marzoxché, riflettiamo sulla festa della donna con la nostra autrice, giovane digital editor Caterina Giso.
L’8 marzo è la Giornata internazionale della donna, ufficializzata dall’Onu nel 1977 come data simbolo per rendere omaggio alle lotte e ai sacrifici della donne che, dall’inizio del 1900, e ancora oggi, lottano per avere pari diritti e per opporsi strenuamente a discriminazioni e violenza. Ha ancora senso, nel 2015, festeggiare la festa della donna, oppure è un’arma a doppio taglio?

Come si può evitare che le donne, soprattutto le ragazze giovani, identifichino l’8 marzo con la mimosa e non con il vero significato della festa?
“È colpa nostra: per noi Natale vuol dire regali, san Valentino vuol dire scatole di cioccolatini a forma di cuori... la festa della donna vuol dire mimosa. A quale festa diamo il suo significato reale? Quale festa non vuol dire "regalo". Ci piace sostituire il significato delle cose con le cose. Basterebbe eliminare le mimose, certo. Ditelo a un fiorista” (Caterina Giso, digital editor, autrice di Fare e leggere e-book).