Ci auguriamo che per
la stampa e per i lettori questa breve rubrica potrà essere significativa fonte
d’informazione.
Buona lettura
Egitto: cinque nomi
per un nuovo presidente
di Giuseppe Acconcia
©Infinito edizioni 2012 – Si
consente l’uso libero di questo materiale citando chiaramente la fonte
Amr Moussa contro Mohammed Mursi: a poche settimane dal
primo turno delle presidenziali in Egitto si profila uno scontro tra l’ex
segretario della Lega araba e il dirigente conservatore dei Fratelli musulmani.
Ancora aperta tra gli islamisti è la ferita per l’eliminazione del leader carismatico di Libertà e Giustizia,
Khayrat-al Shaker, mentre i salafiti sono scesi in piazza Tahrir per denunciare
l’assenza di un candidato del partito religioso estremista, dopo l’esclusione
di Abu Ismail per questioni procedurali.
Archiviato l’idillio del dopo rivolte tra esercito e partiti
ispirati all’Islamismo politico, inizia una nuova fase repressiva dei movimenti
religiosi in vista della stesura della Costituzione. È in gioco il nuovo
assetto istituzionale dell’Egitto del dopo-Mubarak. Non è ancora chiara la
nuova forma di governo. L’Assemblea costituente è ancora criticata dalle forze
liberali che hanno lasciato i lavori per la massiccia presenza islamista. E
così si va al voto senza sapere quali poteri avrà il nuovo presidente.
Non mancano outsider
di pregio. Primo fra tutti Abu Fotuh, medico sessantenne espulso dalla Fratellanza
musulmana per aver annunciato di voler formare un partito riformista. È l’anima
“rivoluzionaria” della Fratellanza, rivolto alle politiche sociali e vicino ai
giovani. In un certo senso, lo scontro impedito dalla dirigenza dei Fratelli
musulmani tra progressisti e conservatori avrà luogo apertamente proprio in
occasione delle presidenziali.
La seconda sorpresa potrebbe essere Ahmed Shafiq,
riammesso all’ultimo momento. Shafiq, ex dirigente delle linee aeree egiziane e
ultimo primo ministro scelto dall’ex presidente Hosni Mubarak, è appoggiato dai
nostalgici del bandito Partito nazionale democratico (l’ex partito di Mubarak).
I giovani di piazza Tahrir credono che l’unica vittoria
del movimento del 25 gennaio 2011 possa avvenire con l’elezione di Khaled Ali.
Dal Cairo, Giuseppe Acconcia (“La
primavera egiziana”, Infinito edizioni, 2011, pagg. 157, € 13,00)