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lunedì 27 giugno 2016

Accadde oggi, 27 giugno 1991,la guerra in Slovenia, con Bruno Maran

Venticinque anni fa si svolgeva in Slovenia la prima guerra di indipendenza che avrebbe portato in breve alla dissoluzione della Jugoslavia. Abbiamo deciso di ripercorrere quei giorni insieme a Bruno Maran e al suo ottimo libro dal titolo Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti.

Una colonna di blindati federali esce dalla caserma di Vrhnica, 15 chilometri da Lubiana, dirigendosi verso l’aeroporto di Brnik. Unità della Jna lasciano Maribor dirette verso il vicino posto di confine di Šentilj e la città di Dravograd. Il comando della V Regione militare è in contatto telefonico con il presidente sloveno Kučan, informandolo che la missione delle truppe è limitata a occupare i posti di dogana e l’aeroporto. In una riunione di emergenza della presidenza slovena, Kučan e il resto dei membri optano per la resistenza armata. Iniziano gli scontri tra l’Armata popolare e la Difesa territoriale slovena, la Teritorialna obramba (To), erede dell’esercito parallelo voluto da Tito dopo l’invasione sovietica di Praga. A Lubiana entra in vigore il coprifuoco. È battaglia all’aeroporto di Brnik, nei pressi di Lubiana, dove si registra l’abbattimento di due elicotteri federali. Uno dei piloti morti è sloveno.
Nella cittadina di Trzin, non lontano dalla neo-capitale, si scatena una battaglia, nel corso della quale quattro soldati della Jna e uno della To rimangono uccisi; l’unità federale è costretta ad arrendersi.
Seguendo l’ordine di mantenere l’integrità dello Stato jugoslavo, soldati federali occupano i valichi di confine. A Maribor, i carri armati federali intervengono per rimuovere gli improvvisati blocchi stradali nel centro della città.
L’aviazione jugoslava effettua un lancio di volantini con messaggi inter­locutori: “Vi invitiamo alla pace e alla cooperazione – Ogni resistenza sarà schiacciata”. La Teritorialna obramba slovena pone sotto assedio varie alle caserme della Jna.
Attacchi contro carri armati federali vicino Maribor, a Ormož e nei pressi di Ilirska Bistrica. Nonostante la confusione e i combattimenti, la Jna riesce a completare la propria missione: verso mezzanotte assume il controllo di quasi tutte le dogane. Si avvicina un altro Vivodan, un giorno sempre importante nella storia dei popoli slavi.