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giovedì 24 marzo 2016

“Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti” – il discorso di Tito contro i nazionalismi – 26 marzo 1967

Il 26 marzo del 1967 a Priština, in un acceso discorso, Tito interviene duramente contro il pericolo dei nazionalismi. Di conseguenza – ricorda Bruno Maran in Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti. Cronaca postuma di un’utopia assassinata e delle guerre fratricide molti intellettuali ade­renti alla Matica Hrvatska si dimettono o sono espulsi dalla Lega dei comu­nisti, tra essi il generale Franjo Tuđman.
Il tema del nazionalismo torna nuovamente nella storia della Jugoslavia il 31 marzo del 1981, quando si segnala una ripresa delle manifestazioni a Priština. Le dimostrazioni hanno un carattere decisamente nazionalista, con scritte inneggianti all’unità di tutti i territori albanesi, esponendo immagini del leader albanese Hoxha. Purga nel­la Lega dei comunisti del Kosovo con 2.000 arresti tra gli iscritti. La durezza vuole essere un monito anche per le “tendenze nazionaliste” di sloveni e croati.

C’era una volta la Jugoslavia: dal Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, passando per il Regno di Jugoslavia, alla tremenda guerra di liberazione dagli invasori nazi-fascisti. Nacque nel 1947 la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, guidata dal maresciallo Tito: uno Stato federale esistito fino al 1991, quando scoppia la guerra, che porta nell’Europa della fine del XX secolo i crimini contro l’umanità, lo stupro etnico, il genocidio, l’urbicidio, la fuga di milioni di profughi, per concludersi con una pace ingessata, cui è seguita una guerra… “umanitaria”. Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti. Cronaca postuma di un’utopia assassinata e delle guerre fratricide racconta la storia di quel Paese, anno per anno, giorno per giorno. Un lavoro certosino di ricerca per realizzare un libro fondamentale.