Translate

martedì 19 agosto 2014

INIZIO SCUOLA A OTTOBRE? 
GIANNINI DICE NO

Il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, ha chiesto al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di posticipare le vacanze estive e aprire le scuole a partire da ottobre. I motivi addotti sono vari: agevolare le vacanze per quelle famiglie che non riescono a partire ad agosto; avere prezzi migliori non essendo più in alta stagione; sperare in un meteo più clemente nel prossimo mese; dulcis in fundo (o meglio venenum in cauda) motivi economici per albergatori e gestori di stabilimenti balneari, che vorrebbero tentare di recuperare parte del fatturato perso sotto temporali e tempeste. Sicuramente l’estate con l’ombrello non ha aiutato gli stagionali, ma siamo sicuri che sia l’unico motivo per cui quest’anno 30 milioni di italiani non hanno fatto le valigie? Il dato è aumentato del 54% rispetto al 2013…mala tempora currunt, sì ma non solo tempo atmosferico! Il nemico principale delle vacanze, infatti, non è il meteo, ma la crisi economica. Sebbene ci venga ripetuto costantemente che ormai il peggio è passato e che il risultato delle manovre fatte dal governo si vedrà tra due anni, intanto siamo ancora in recessione, con un PIL negativo che contagia perfino la super potenza tedesca. Non c’è da stupirsi se economia e istruzione si prendono a braccetto e camminino insieme, soprattutto nel nostro Paese, visti i tagli che sempre di più attanagliano il mondo dell’educazione, ma mandare a scuola gli studenti a ottobre non è un’adeguata panacea per risolvere il problema del mancato consumo estivo. Inoltre, è davvero una buona idea prolungare la lontananza dai banchi con “tabula ancora più rasa” per la memoria degli alunni e disagio dei genitori che – se sono fortunati –  devono lavorare tutta l’estate senza fermarsi mai e non sempre riescono a gestire i figli?
Sull’argomento scuola segnaliamo questi lavori

Rivoluzione a scuola, di Corrado Poli

La scuola diversa, di Daniela Tazzioli

E, in libreria da settembre,