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20 febbraio ricorre la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale

Il prossimo 20 febbraio ricorre la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale,istituita nel novembre del 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di promuovere concretamente attività in sostengo agli obiettivi del 'World Summit for Social Development' (Copenaghen 1995). Tra questi uno sviluppo sociale che contribuisca alla giustizia sociale, la solidarietà, l'armonia, la parità all'interno e tra i paesi. L'uguaglianza e l'equità vengono riconosciuti come valori fondamentali di tutte le società.
"Per raggiungere una società per tutti i governi si sono impegnati per la creazione di un quadro d'azione per promuovere la giustizia sociale a livello nazionale, regionale e internazionale. Essi inoltre si sono impegnati a promuovere l'equa distribuzione del reddito e maggiore accesso alle
risorse tramite l'equità, la parità e le opportunità per tutti". Per l'Assemblea Generale i governi riconoscono che la crescita economica dovrebbe promuovere equità e giustizia sociale e che la società per tutti deve essere basata sulla giustizia sociale e sul rispetto dei diritti umani e delle
libertà fondamentali.
Infinito edizioni segnala sul tema il nuovo libro


(pag. 112, € 12,00)

Di ActionAid


La crisi mondiale che stiamo vivendo colpisce le persone in modo molto diseguale. I primi a subirne le conseguenze sono coloro che già vedono negati i propri diritti fondamentali, primi tra tutti quelli alla giustizia sociale: persone con scarsa istruzione, emarginati, immigrati, contadini che non hanno accesso alla terra che coltivano, donne a cui non è riconosciuto il loro ruolo nella società.

La giustizia sociale è la possibilità per ogni persona di essere concretamente inclusa nella vita della propria società, partecipando ai processi decisionali che la riguardano e avendo garantito un adeguato livello di sicurezza, di istruzione, di accesso alle informazioni. Quello della giustizia sociale è un concetto ampio, che chiama in causa molti dei diritti umani della Dichiarazione universale del 1948 e altri atti del diritto internazionale. ActionAid raccoglie tutte le sfide lanciate dalla giustizia sociale, cercando di creare sempre più, in Italia come nel cosiddetto “Sud del mondo”, opportunità di riscatto per coloro che subiscono ingiustizie, che sono emarginati ed esclusi. Sono prima di tutto loro ad avere il diritto di cambiare.

Il diritto di cambiare racconta l’ingiustizia sociale in Italia e in alcuni Paesi del Sud del mondo (Kenya, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo). Sono casi che riguardano il diritto al cibo, le nuove forme di povertà e la violenza contro le donne. Il libro mette in evidenza le forti analogie tra i vari casi, dimostrando come le dinamiche che li producono siano le stesse, anche in Italia e nel Nord del mondo.

I diritti d’autore de Il diritto di cambiare sono destinati a un progetto in Etiopia,
nel distretto di Ankober, allo scopo di migliorare l’agricoltura sostenibile
e il livello di sicurezza alimentare attraverso la valorizzazione
e la partecipazione delle donne.


L’autore
In Italia ActionAid è presente dal 1989 e raccoglie finanziamenti per progetti in 32 Paesi, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di oltre 174.000 bambini, delle loro famiglie e della loro comunità, raggiungendo direttamente oltre 700.000 persone.
ActionAid è inoltre impegnata in attività di campaigning, volte a combattere alla radice le cause di povertà e ingiustizia. A tal fine, ActionAid organizza attività di mobilitazione, advocacy e lobby nei confronti di istituzioni e imprese. La sua campagna più recente è “Operazione Fame”, il cui obiettivo è contribuire ad assicurare il diritto al cibo in ogni parte del mondo.
ActionAid promuove l’attivismo organizzato, impegnandosi per la crescita di gruppi locali in tutta Italia. Negli ultimi anni ha incrementato i suoi sforzi per radicarsi sul territorio italiano, aprendo uffici in una decina di città e province tra Torino e Reggio Calabria.



Per informazioni, Infinito edizioni: 06/93162414
Maria Cecilia Castagna: 320/3524918