«Tutti
gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono
dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in
spirito di fratellanza», queste sono le prime righe della Dichiarazione
universale dei Diritti Umani, approvata il 10 dicembre 1948. Proprio partendo da questa
data l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite festeggia il 10 dicembre la
Giornata Internazionale dei Diritti Umani.
Dal 1950 tutti gli Stati membri sono invitati alla
celebrazione di questa giornata nei modi a loro più consoni. L’esempio più
importante è quello della città di Oslo, che consegna in questa occasione il
Premio Nobel per la Pace. Quest’anno il Premio è stato assegnato al Quartetto
per il Dialogo Nazionale tunisino, formato da quattro organizzazioni della società civile:
sindacato Ugtt, confederazione degli industriali Utica, lega dei diritti umani
Ltdh e Ordine nazionale degli avvocati, ''per il suo contributo decisivo alla
costruzione di una democrazia pluralista in Tunisia dopo la rivoluzione dei
Gelsomini del 2011''.
In tutto il pianeta oggi prendono vita conferenze,
mostre, eventi culturali e concerti.
Le Nazioni Unite fissarono nel 2006 come risultato
raggiungibile l’“eradicazione della povertà”, ricollegandosi al diritto di
benessere per tutta l’umanità. Nel 2008 il segretario generale dell’ONU ha
lanciato una campagna commemorativa per ricordare il 50° anniversario della
Dichiarazione universale dei Diritti Umani: il testo ha raggiunto il record
mondiale per numero di traduzioni esistenti, più di 360.