In
questi giorni i giornali riportano la notizia di un promotore finanziario che
ha perso al casinò circa 9 milioni di euro dei propri clienti.
Se
il tema non fosse così delicato, verrebbe spontanea una battuta: “Che c’è di
strano? In fondo la finanza di oggi è un enorme casinò!” Purtroppo l’episodio
non è stato e non sarà l’unico. Giocati al casinò o intascati dal promotore
poco cambia, sempre di truffa si tratta.
Nel
libro “Così banche e finanze ci rovinano la
vita” Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani,
(ex bancari “pentiti” ora consulenti finanziari indipendenti a Reggio Emilia) dedicano
un intero capitolo al tema della truffa, partendo come sempre dalla storia.
Forse non tutti sanno che uno dei primi casi risale al 1800. Un certo Gregor Mc
Gregor, ex ufficiale della Royal Navy riuscì a vendere a ignari acquirenti territori
di uno Stato inesistente: la Repubblica di Poyais, situata nell’America
Centrale. “Altri tempi… Oggi non sarebbe possibile”, si potrebbe obiettare. La
storia recente, da Bernard Madoff a Gianfranco Lande dimostra invece il
contrario. Il rapporto della Guardia di Finanza del 2014 parla di truffe per
oltre 400 milioni di euro ai danni dei risparmiatori. Questi ultimi, come nel
caso di questi giorni, non sono solo ignare vecchiette, ma anche imprenditori,
notai, commercialisti e avvocati.
L’episodio
pone due riflessioni. La prima riguarda la fiducia incondizionata che spesso si
nutre nei confronti delle persone alle quali si affida materialmente il denaro,
fuori dai locali della banca. Le cronache di questi giorni parlano di assegni
intestati a persone fisiche, rivelatisi poi dipendenti del casinò (!) o a ad
acronimi riconducibili al casinò frequentato dal promotore. La seconda
riflessione riguarda i guadagni promessi ai clienti. In tutti i casi di truffa
questa è una costante: gli elevati guadagni prospettati trasformano gli occhi
degli investitori nel simbolo del dollaro, come accade a zio Paperone, nelle
storie di Topolino, e ne accecano la visuale... Diffidare sempre da chi
promette facili e ingenti guadagni, soprattutto in questo periodo.
Come
difendersi dalle truffe? In “Così
banche e finanza ci rovinano la vita” vengono elencati diversi
accorgimenti, non solo contro le truffe, ma anche contro la sottoscrizione di
prodotti che spesso si rivelano vantaggiosi solo per chi li colloca. Due
esempi: leggere i prospetti informativi prima di sottoscrivere qualsiasi
investimento, facendosi aiutare da qualcuno esperto e non in conflitto di
interessi. Per trasferire somme da una banca all’altra, è meglio evitare, in
generale, di consegnare assegni al promotore, che potrebbe manometterli. È preferibile aprire di persona un conto
presso la nuova banca ed effettuare un giroconto a se stessi, dopo avere
riscontrato la corretta intestazione del conto corrente.